Impara da questa storia “il labirinto”
Caro amico oggi mi è doveroso raccontarti una storia che può darti un insegnamento di vita e spirituale affinché tu possa camminare sulla diritta via senza mai cambiare il senso principale della tua esistenza. Quello che sto facendo adesso, cioè scrivere, non viene da me, ma il buon Dio mi ispira a farlo al tal punto che questa storia che ti racconto io non la conosco ma saprò il suo significato mentre la scrivo.
Il buon Dio mi dice di scrivere “un uomo di nome Mirco si alzava tutte le mattine per andare al lavoro. Questo stesso uomo aveva un buon lavoro, guadagnava bene ed aveva una moglie, tre figli, dei genitori di mezza età e due sorelle. Usciva la mattina per il suo ufficio e tornava la sera ma la sua giornata era intercalata da varie situazioni che lui stesso aveva creato.
Infatti il buon Mirco aveva una relazione extra con una sua collega che incontrava ogni giorno, spesso si trovava con gli amici al bar e si perdeva tra ubriachezze, usciva ogni mattina per il lavoro ma non sempre andava ma spesso trovava mille scuse e a volte piaceva spendere, fare shopping e tante belle virtù mondane che un uomo mondano possa amare.
Ed ecco che il buon Mirco un giorno in una tarda mattinata ebbe un malore, fu soccorso, portato in ospedale e da li a poco si trovò a vivere una delle più grandi esperienze che un uomo possa vivere. Infatti pur che il suo corpo si trovava su un letto d’ospedale la sua anima raggiunse la dimensione eterna.
Si trovò in un posto bellissimo e davanti a se vide un uomo bellissimo pieno di luce che allargò le sue braccia per incontrare Mirco, era il Signore Gesù. Lo stesso appena lo vide lo corse incontro ma non riusciva a raggiungerlo. Infatti Mirco per arrivare a Gesù doveva fare una serie di piccoli viottoli, tante stradine intrecciate tra loro, a tal punto che Mirco correva, correva tra questi viottoli ma non riusciva a raggiungere il Signore, si era perso in un labirinto senza sapere il perché ma sapeva solo che in quel momento avrebbe trovato la felicità solo abbracciando Gesù.
Mentre Mirco correva in questo labirinto ormai sfinito dalla fatica cadde a terra, in un forte pianto. Accanto a lui si trovò un Angelo del Signore che gli disse “caro Mirco non piangere. Tu potevi abbracciare direttamente Dio ma ti sei perso in questo labirinto che tu stesso hai costruito. Quando stavi sulla terra hai pensato a mille cose per soddisfare i tuoi desideri e mai a Dio. Infatti ogni strada di questo labirinto è un tuo peccato grave e tanti peccati hanno creato tante strade che insieme hanno formato questo labirinto dove adesso la tua anima sofferente corre dentro, sfinita, piena di tormenti. Se tu sulla Terra avevi seguito il Vangelo adesso avevi un’unica strada quella che ti portava incontro a Gesù”.
Vedi caro amico questa storia ci lascia un insegnamento importante. La nostra vita proprio come quella di Mirco in qualsiasi momento può cessare in questo mondo e ci potremmo trovare nell’aldilà. In quel posto ci troviamo a percorrere la strada che noi abbiamo tracciato a seconda delle scelte di vita in questo mondo. Ma una solo cosa ti rende felice, l’incontro con Dio, infatti Mirco sulla terra non aveva mai pregato ma in Paradiso piangeva per non aver incontrato Dio.
Quindi amico mio ogni giorno, dalla mattina alla sera, invece di creare tanti viottoli che formano il labirinto, creamo un’unica strada che ci porta a Gesù vivendo sin da adesso il Vangelo del Signore.
Questa storia “il labirinto” adesso che lo finta di scrivere lo conosciuta come l’hai conosciuta tu che l’hai finita di leggere.
Di Paolo Tescione