In Algeria 3 chiese chiuse e un pastore arrestato, continua la repressione
Il 4 giugno scorso un tribunale algerino ha ordinato la chiusura di 3 nuove chiese nel nord del Paese: 2 a Oran e una terza a El Ayaida, 35 chilometri a est di Oran.
Il 6 giugno è stato condannato anche un parroco a capo di una di queste chiese: 1 anno di sospensione della pena e una multa di circa 1.230 euro. I 2 cristiani si appelleranno all’alta corte.
Il pastore Rachid Seighir, che possiede anche una libreria, ha venduto libri cristiani che potrebbero “scuotere la fede dei musulmani”. Un reato punibile dalla legge algerina. È stato condannato in appello con il suo assistente. A febbraio, entrambi sono stati condannati a 2 anni di carcere e una multa per proselitismo.
Le chiese costrette a chiudere avevano già ricevuto la stessa ingiunzione. Nel luglio 2020, le autorità hanno chiesto loro di interrompere l’attività ma non hanno rispettato l’ordine.
Queste chiusure arbitrarie sono motivo di preoccupazione per i cristiani algerini. Secondo l’Alleanza evangelica mondiale, dal novembre 2017 sono state chiuse 13 chiese. Queste 3 nuove chiusure portano il numero a 16.
Nel dicembre 2020, 3 relatori speciali delle Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme. In una lettera indirizzata al governo algerino, hanno deplorato: “Oggi 49 luoghi di culto e chiese sono minacciati di chiusura. Si tratta di una campagna che avrebbe gravi conseguenze per i diritti della minoranza cristiana protestante di esprimere e praticare liberamente la propria religione”.
I relatori delle Nazioni Unite hanno, inoltre, ricordato al governo i suoi obblighi in termini di diritto internazionale. Hanno espresso la loro preoccupazione per “atti di repressione e intimidazione perpetrati dalle autorità del Paese contro i fedeli e i leader delle chiese protestanti”.
Le chiese chiuse sono per la maggior parte della Chiesa protestante d’Algeria. Questa associazione religiosa ha cercato più volte di registrarsi presso le autorità. Tuttavia, secondo la legge algerina, se il governo non reagisce entro il tempo assegnato, queste chiese si considerano registrate automaticamente. Sono, quindi, di fatto in regola con la legge. Ciò, però, non impedisce chiusure amministrative ricorrenti per via di vari pretesti.
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