In Cina è sempre più difficile leggere la Bibbia, cosa sta succedendo
In Cina il governo sta lavorando per limitare la distribuzione della Bibbia. Han Li è stato scarcerato il 1° ottobre scorso dopo 15 mesi di detenzione. Questo cristiano cinese era stato condannato insieme ad altre 3 persone. Le autorità li hanno accusati di vendere Bibbie audio a Shenzhen, una città nella provincia del Guangdong, nel sud-est della Cina.
Le app della Bibbia sono scomparse dall'”Apple Store” cinese
La pena detentiva faceva parte di una campagna per limitare la distribuzione della Bibbia guidata dal governo cinese. Restrizioni che colpiscono sia i piccoli imprenditori cinesi che i colossi del web. La società Apple ha dovuto rimuovere le applicazioni di lettura della Bibbia precedentemente disponibili dal suo “Apple Store” cinese. Per continuare a offrire questa applicazione, la società che l’ha creata doveva avere un’autorizzazione dal governo cinese ma, al contempo, non poteva ottenerla.
Il Cristianesimo visto come destabilizzatore
Da quando Xi Jinping è salito al potere, il Partito Comunista ha rafforzato il suo controllo sul Paese. Soprattutto verso chiese e moschee. Uno dei contatti locali di PortesOuvertes.fr ha spiegato: “La religione è vista come un elemento destabilizzante che non fa assolutamente parte dell’ideologia socialista”.
Una voglia di controllo che si traduce in aumento della censura digitale: sempre più siti cristiani e account cristiani sui social media vengono bloccati.