La devozione e San Giuseppe e la supplica contro il coronavirus
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O amabile e glorioso S. Giuseppe, dolce custode del Figlio di Dio e sposo verginale dell’Immacolata, fiore dei vergini e delizia degli Angeli, in questo giorno a te particolarmente solenne noi ci uniamo alla Vergine Santa per ringraziare il Signore degli immensi tesori concessi all’anima tua privilegiata: “Non solo sei patriarca, ma principe dei patriarchi; più che confessore; in te sono racchiuse la dignità dei vescovi, la generosità dei martiri e le virtù di tutti gli altri Santi. Più perfetto degli Angeli nella verginità, emitentissimo in sapienza, compitissimo in ogni sorta di perfezione”. O caro Santo, tra i grandi il più grande, lascia che il nostro cuore esprima a te tutte le lodi più belle e tutte le aspirazioni più sante. E per darti un segno del nostro tenerissimo affetto ti offriamo oggi il nostro cuore, perché tu lo deponga tra le mani del tuo Gesù, per purificarlo, per renderlo più disposto ai divini voleri, per consacrarlo al servizio della Chiesa.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
O augusto Protettore delle nostre famiglie, tu che hai scoperto il prezioso tesoro del silenzio, del raccoglimento, della vita interiore, riporta nelle nostre case il valore dello spirito, la preoccupazione del divino e dell’eterno, la ricerca sincera e generosa della santità. Aiutaci a guardare il cielo, a fissare le nostre povere pupille in alto, verso l’azzurro e la pace. Così più puro fiorirà il nostro pane e la gioia scintillerà radiosa dai volti dei nostri figli.
Tu che sei il grande patrono dei lavoratori, fa’ che coloro che faticano quaggiù nelle officine, nelle fabbriche, nei cantieri, nei campi, nelle scuole, sappiano trasformare in dono divino il sudore quotidiano. Riporta nei poveri cuori di chi non pensa più al tuo diletto Signore, le virtù consolatrici della fede, della speranza e della carità.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
Ma uno sguardo pietoso volgi particolarmente, quest’oggi, al Papa, ai vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi, a tutti i cristiani, o fortissimo Protettore della Chiesa Universale. Tu che hai salvato Gesù dalle insidie di Erode, salvaci dal peccato che solo può rovinarci per sempre; salvaci dalle false attrattive di Satana che perverte senza pietà, soprattutto quando la tentazione è particolarmente maligna. In quel momento vieni in nostro aiuto con la tua potente intercessione, perché anche noi possiamo dire assieme alla grande tua devota: “Non ricordo di aver chiesto grazie a San Giuseppe senza essere stata esaudita”.
Sono queste le grazie che ti chiediamo: di poter conservare sempre nel nostro cuore Gesù; di amarlo con tutta l ‘anima, con tutte le forze, per tutta la vita. Chi non conosce ancora la Chiesa, chi è lontano, chi si è allontanato, ritorni all’ovile, dietro il tuo soave richiamo! E a chi mai, se non a te, o dolcissimo Patrono dei moribondi, offriremo gli ultimi istanti della nostra vita? In quel momento, da cui dipende tutta l’eternità, da’ uno Sguardo come sai fare tu a quel Bambino che tanto caramente stringi tra le braccia; e con la Vergine tua Sposa a noi vieni, o potente e pietoso S. Giuseppe.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.