La Madonna a Medjugorje ti dice come essere un buon Cristiano

Messaggio del 25 aprile 2017
Cari figli! Amate, pregate e testimoniate la mia presenza a tutti coloro che sono lontani. Con la vostra testimonianza ed il vostro esempio potete avvicinare i cuori che sono lontani da Dio e dalla Sua grazia. Io sono con voi e intercedo per ciascuno di voi perché con amore e coraggio testimoniate ed esortiate tutti coloro che sono lontani dal mio Cuore Immacolato. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Alcuni brani della Bibbia che ci possono aiutare a comprendere questo messaggio.
Proverbi 24,23-29
Anche queste sono parole dei saggi. Aver preferenze personali in giudizio non è bene. Se uno dice all`empio: “Tu sei innocente”, i popoli lo malediranno, le genti lo esecreranno, mentre tutto andrà bene a coloro che rendono giustizia, su di loro si riverserà la benedizione. Dá un bacio sulle labbra colui che risponde con parole rette. Sistema i tuoi affari di fuori e fatti i lavori dei campi e poi costruisciti la casa. Non testimoniare alla leggera contro il tuo prossimo e non ingannare con le labbra. Non dire: “Come ha fatto a me così io farò a lui, renderò a ciascuno come si merita”.
2 Timoteo 1,1-18
Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, per annunziare la promessa della vita in Cristo Gesù, al diletto figlio Timòteo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro. Ringrazio Dio, che io servo con coscienza pura come i miei antenati, ricordandomi sempre di te nelle mie preghiere, notte e giorno; mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia. Mi ricordo infatti della tua fede schietta, fede che fu prima nella tua nonna Lòide, poi in tua madre Eunìce e ora, ne sono certo, anche in te. Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l`imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza. Non vergognarti dunque della testimonianza da rendere al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma soffri anche tu insieme con me per il vangelo, aiutato dalla forza di Dio. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia; grazia che ci è stata data in Cristo Gesù fin dall`eternità, ma è stata rivelata solo ora con l`apparizione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli che ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l`immortalità per mezzo del vangelo, del quale io sono stato costituito araldo, apostolo e maestro. E` questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti a chi ho creduto e son convinto che egli è capace di conservare fino a quel giorno il deposito che mi è stato affidato. Prendi come modello le sane parole che hai udito da me, con la fede e la carità che sono in Cristo Gesù. Custodisci il buon deposito con l`aiuto dello Spirito santo che abita in noi. Tu sai che tutti quelli dell`Asia, tra i quali Fìgelo ed Ermègene, mi hanno abbandonato. Il Signore conceda misericordia alla famiglia di Onesìforo, perché egli mi ha più volte confortato e non s`è vergognato delle mie catene; anzi, venuto a Roma, mi ha cercato con premura, finché mi ha trovato. Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso Dio in quel giorno. E quanti servizi egli ha reso in Efeso, lo sai meglio di me.