La Madonna delle Lacrime e il miracolo della guarigione di Giovanni Paolo II (Preghiera alla Madonna di Giovanni Paolo II)
Il 6 novembre 1994, durante la sua visita a Siracusa, Giovanni Paolo II ha pronunciato un’intensa omelia presso il santuario che custodisce il quadretto miracoloso del Cuore Immacolato di Maria che lacrimò nel 1953.
Durante la visita del Papa polacco del 1994, si poteva sentire chiaramente la profonda connessione e l’emozione che provava nei confronti della Madonna venerata a Siracusa. Ma c’è un nuovo capitolo affascinante nella storia di questo legame. Dopo l’attentato del 1981, durante il quale Giovanni Paolo II era stato gravemente ferito e ricoverato in ospedale, la Vergine delle lacrime fu invocata con una particolare preghiera. L’effigie e le reliquie del miracolo furono portate dalla Sicilia al suo letto d’ospedale mentre lottava per sopravvivere. E la preghiera fu esaudita.
La Madonna delle Lacrime e il miracolo della guarigione di Giovanni Paolo II
Il cardinale Stanisław Jan Dziwisz ha rivelato questo evento durante una Messa solenne per il 70esimo anniversario del miracolo della lacrimazione. Durante la sua testimonianza ha sottolineato che Giovanni Paolo II aveva già sentito il richiamo della Madonna delle lacrime nel 1964. Al tempo era ancora un giovane vescovo di Cracovia e aveva visitato la “Casa del Pianto“, il luogo dove avvenne il miracolo.
L’attentato del 1981 e i suoi risvolti erano stati finora poco noti. Dopo essere stato colpito dagli spari, Giovanni Paolo II ha dichiarato di considerarsi miracolato dalla Madonna di Fatima e ha viaggiato fino al santuario portoghese per lasciare una pallottola in segno di gratitudine.
L’instancabile Madre dal Cuore Immacolato intervenne per impedire che un atto di violenza troncasse il prezioso magistero del Papa polacco. Papa Vojtyla è stato un pontefice straordinario che ha servito Dio e l’umanità con totale devozione, portando molti benefici alla chiesa e al mondo. Tutti lo ricorderemo e continueremo a parlare di lui come il Papa buono.