La meravigliosa guarigione di Igor grazie alle sue incessanti preghiere a Gesù

Questa è la storia di Igor, un ragazzo affetto da cancro. Igor è un ragazzo ucraino, che lascia il suo paese per trasferirsi in Polonia, prima della guerra del Dombass. Lascia la sua vita cercando di ricostruirsene una nuova, ma si ritrova ad affrontare tante difficoltà. Solo, in un paese che non conosceva, dove tutti parlavano una lingua che non comprendeva e per di più senza soldi. Doveva cercare di sorpravvivere, questa era diventata la sua priorità.

Dio

Battezzato nella chiesa Ortodossa, Igor non frequentava molto la chiesa, ci entrava di tanto in tanto. Uno di questi giorni entra in chiesa pieno di dubbi e sofferenza e prega chiedendo un aiuto. L’aiuto arriva davvero. Un ragazzo che aveva ascoltato le sue preghiere, gli offre un po’ di denaro.

Igor rimane stupito, ma non aveva ancora capito che quella mano in realtà era l’aiuto di Dio. Alla vigilia di Natale, mentre tutti festeggiavano raccolti in famiglia, il ragazzo era solo e triste e si preparava a passare il Natale in quell’atmosfera, pensando che Dio l’avesse abbandonato.

croce

Poi però si riaccende un lumicino di speranza. Igor trova un lavoro ed insieme a questo la fiducia in se stesso che stava perdendo. Quando finalmente pensava di cominciare a poter godere di un po’ di serenità, comincia ad essere tormentato da dolori alla sciatica e all’ernia. Una volta in ospedale, la tremenda diagnosi. Purtroppo non erano semplici dolori ma un tumore maligno di più di 6 cm, che gli lasciava circa il 3% delle possibilità di sopravvivere.

La miracolosa guarigione

L’inizio della chemioterapia e l’arrivo di dolori lancinanti all’intestino. La sua salute non accennava a migliorare, nulla sembrava avesse potere. In quei momenti era tormentato da pensieri suicidi.

preghiera

Un giorno decise di recarsi a messa, si sedette a pregare e crollò in un pianto disperato. Sembrava che le lacrime non avessero fine. Una signora seduta accanto a lui gli porse un fazzoletto. Dopo quel pianto ha sentito quasi un senso di liberazione, come se il dolore stesse lasciando il suo corpo.

Il giorno dopo, quando si sottopose all’esame di routine, con grande stupore si rese conto che le cartelle cliniche non evidenziavano più alcuna traccia di cellule cancerogene.

Dio lo aveva salvato, regalandogli una seconda possibilità e la speranza che aveva perduto.