La preghiera per chiedere l’intercessione di Santa Veronica Giuliani che portò le ferite delle piaghe di Cristo
Santa Veronica Giuliani è stata una monaca cattolica italiana, mistica e stigmatizzata, considerata una delle più grandi mistici e sante del XVII secolo. È nata il 27 dicembre 1660 ad Mercatello sul Metauro, nelle Marche, ed è morta il 9 luglio 1727 a Città di Castello.
Fin da piccola, Veronica manifestava una grande devozione e una profonda vita spirituale. Entrò nel convento delle Cappuccine a Città di Castello all’età di 17 anni, prendendo i voti come religiosa. Durante il suo noviziato, ebbe una serie di esperienze mistiche, tra cui delle visioni e delle estasi profonde.
Le stimmati di Santa Veronica Giuliani
Una delle caratteristiche più straordinarie della vita spirituale di Santa Veronica Giuliani è la sua stigmatizzazione. A partire dal 1694, per oltre 33 anni, Veronica portò le ferite delle piaghe di Cristo sul suo corpo. Queste piaghe si manifestavano durante periodi di preghiera intensa e di contemplazione, specialmente durante il periodo della Quaresima e durante la celebrazione della Passione di Cristo.
Nonostante le sofferenze fisiche che dovette sopportare a causa delle sue stimmate, Veronica Giuliani rimase umile e accettò la sua condizione come un segno dell’amore di Cristo. Le sue sofferenze e le sue preghiere furono considerate un’offerta per la salvezza delle anime e si dice che molte persone siano state convertite grazie alla sua intercessione.
Veronica Giuliani scrisse anche numerose opere spirituali, tra cui i suoi diari e le sue lettere.
La preghiera per Santa Veronica
Di seguito vogliamo lasciarvi la preghiera per chiedere l’intercessioni di Santa Veronica Giuliani.
Dal trono di gloria ove per la pienezza dei meriti foste sublimata, nostra amabile Santa Veronica, degnatevi di ascoltare l’umile e fervente preghiera che, stretti dalla tribolazione, vi rivolgiamo.
Lo Sposo divino che tanto amaste e per il quale tanto soffriste ascolterà un solo palpito del vostro cuore che tante volte avvicinò al Suo e un semplice gesto della vostra mano, come la Sua, ferita dalle stimmate della passione.
Dite voi al Signore le grandi necessità dell’anima nostra, tanto spesso arida, tentata e indolente. Dite quello che ci angustia in questo momento… Ditegli come un giorno: “Signore, con le vostre stesse ferite v’invoco; con il vostro stesso amore; se le grazie chieste verranno ad accrescere questo Vostro amore in chi lo aspetta, ascoltatemi, o Signore, esauditemi, o Signore”.
O cara Santa, vera immagine del Crocefisso, la vostra preghiera non sarà delusa e noi, ancora una volta, potremo benedire il vostro nome ed il vostro patire che vi dette tanta luce di gloria e tanta potenza d’intercessione.