La testimonianza di Antonino Rocca un uomo malavitoso a cui Dio si è manifestato cambiandogli la vita

Oggi vi racconteremo una storia che mette in evidenza la potenza di Dio. Lo faremo attraverso la testimonianza di Antonino Rocca, un pastore di una piccola chiesa situata in un paesino della Sicilia.

ragazzo di strada

Sono passati 22 anni dal periodo raccontato dall’uomo. In quel frangente, quando ancora era un ragazzo, suo padre intraprese una relazione con una donna che portò alla distruzione della sua famiglia. Il padre, accecato dall’amore, la introdusse in casa, dicendo alla moglie che era una ragazza che voleva difendere dagli abusi del marito.

Questo fu solo la punta dell’Iceberg. Quando infatti l’amante, pretese di diventare la moglie dell’uomo benestante venne rifiutata, pensò bene di denunciarlo per sequestro di persona e mandarlo in carcere. Questo costò alla famiglia anche un ingente danno economico, così pesante da indurli in povertà.

Da quel momento Antonino, che all’epoca aveva soltanto 10 anni, insieme ai suoi fratelli di 12 e 8, cominciarono a essere additati e guardati male da tutti. L’odio nel ragazzo cresceva sempre di più e la sua vita si faceva sempre più difficile. Disobbediva alla madre, colpevole di essere stata troppo remissiva e permissiva e cominciò a frequentare persone poco raccomandabili, visto la tenera età.

mani

Il suo cinismo piacque agli ambienti malavitosi, tanto da affidargli il traffico di droga di tutto il paese. Entrò a far parte del clan, a rifornire spacciatori e a fare rapine. All’età di 17 anni, riuscì a convincere con l’inganno una ragazza di buona famiglia a vivere con lui, per poi ridurla in schiavitù. La droga aveva preso il sopravvento nella sua vita, tanto da arrivare un giorno a portare la ragazza in bosco e minacciarla con un fucile.

A peggiorare la situazione, nacque il suo primo figlio, affetto da una grave malattia che presto lo avrebbe portato alla morte. Un giorno scoppiò una sanguinosa guerra tra clan e lui fu incaricato di uccidere il boss del clan nemico. In tutto questo trambusto, la madre pregava e digiunava per suo figlio e chiedeva aiuto e preghiere anche al prete del paese. Il prete però, invece di aiutarla le disse che per lei e la sua famiglia non c’era nulla da fare, in quanto erano caduti troppo in basso. La madre però non si arrese e disse al prete che lei credeva fermamente in Dio e lui l’avrebbe ascoltata.

Il cambiamento di Antonino

Dio l’ascoltò e in risposta alle sue preghiere, Antonino, il giorno dell’agguato, sentì una voce che gli diceva di non farlo. La seguì e decise di comunicare al boss che non avrebbe portato al termine la missione. L’ira del boss si scatenò e ordinò ai suoi uomini di ucciderlo. Scampò agli agguati per ben 6 volte e capì che Dio lo aveva aiutato. Per liberarsi da quell’incubo, preparò dei candelotti da piazzare nelle abitazioni dei clan, in modo da sbarazzarsene tutto in una volta.

Signore

Ma ancora una volta Dio intervenne. Un giorno in casa si presentò un giovane, membro della missione Cristo è la Risposta e cercò di convincerlo a pregare e ad avvicinarsi al Signore per redimersi dei suo peccati. Inizialmente pensò che il giovane era pazzo e quando si offrì di pregare per il suo piede ferito e gli disse di chiudere gli occhi, lo scambiò per un uomo mandato dal boss per eliminarlo. Mentre il giovane pregava, lui impugnò la sua pistola.

Mentre il ragazzo pregava, con le lacrime agli occhi e pieno d’amore per lui, un perfetto sconosciuto, qualcosa in Antonino cominciò a smuoversi e a cambiare. Al termine gli lasciò un’audiocassetta con un culto registrato che, dopo un periodo di lotta interiore, decise di ascoltare. In quel momento promise a Dio che non si sarebbe vendicato dei suoi nemici e che in cambio del perdono, lo avrebbe servito tutta la vita.

Nel dormiveglia Dio si manifestò, inondando la stanza di luce e di amore. Il giorno dopo si svegliò e divenne un’altra persona. Cominciò a predicare e ad amare quel Dio che aveva salvato lui e tutta la sua famiglia dal baratro dell’inferno.