La vigna a Castel Gandolfo di Ratzinger ora in mano a papa Francesco
Era il 19 aprile 2005 ,quando fu nominato papa Benedetto XVI ,un grande teologo ,un predicatore di pace nel mondo , un testimone della verità , fatto di umiltà e preghiera.” Cari fratelli e sorelle , dopo il grande Giovanni Paolo XX hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore della vigna del Signore” queste sono state le parole di Ratzinger appena eletto papa. Stando alle ultime notizie del Vaticano pare che papa Francesco ,abbia iniziato a costruire propio sulla vigna che tempo fa aveva costruito papa Eremito, ricordiamo che la vigna era stata in gran parte distrutta già due anni fa dall’ oggi al domani per far spazio ad un progetto edilizio che il Vaticano aveva appena ideato . Pare che Il papa argentino stia realizzando un altra vigna poco distante da quella del papa tedesco nei Giardini vaticani di Castel Gandolfo in sostituzione di quella che è andata distrutta poco tempo fa. Inutile sottolineare la diversità spirituale dei due papi nell’ interagire fra i fedeli e la chiesa, cosi anche nelle sue opere.
Nel 2005 papa Ratzinger, descriveva cosi la sua vigna:” Si trattava di filari di Trebbiano che davano uva bianca , e sul lato opposto,, i filari di Casanese di Affile si tratta di un rosso antico .I filari si distribuivano su un’ estensione di circa mille metri quadri” .La produzione tratto dalle vigne veniva distribuito per voler del papa all’ interno della Santa Sede, il pollice verde ora spetta a papa Francesco , il quale ha delegato tutto ad una Associazione Italiana di Enologi a gestire direttamente le vigne, possiamo definirla una sorta di ” guerra delle vigne” tra i due papi, così come sottolineano i giornalisti del vaticano dove l’umiltà di papa Ratzinger sembra centrare nulla con la semplicità di papa Francesco. Ma nonostante le distanze nel comunicare e intendere il Vangelo hanno in comune un intesa spirituale, riescono ad affrontare insieme i grandi valori dell’umanità e riescono a comunicarli anche se in modo diverso a tutto il mondo.