L’albero della vita, il talamo, il trono e l’altare: l’esaltazione della Santa Croce

La festività dell’Esaltazione della Santa Croce, celebrata il 14 Settembre è un momento importante per la Chiesa cattolica, le Chiese protestanti e la Chiesa ortodossa. Questa data segna l’anniversario del ritrovamento della vera Croce da parte di sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino e della consacrazione della Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme nel 335.

Gesù

Durante la celebrazione liturgica di questo giorno, il colore liturgico utilizzato è il rosso, che rappresenta la Passione di Gesù e richiama la Santa Croce.

Il significato di questa celebrazione è profondo per i cristiani. La croce, che era originariamente il simbolo del più feroce tra i supplizi, è diventata per loro l’albero della vita, il talamo, il trono e l’altare della nuova alleanza. La croce rappresenta il dominio di Cristo su coloro che, attraverso il Battesimo, sono stati conformi a lui nella morte e nella gloria. Secondo la tradizione dei Padri della Chiesa, la croce è il segno del Figlio dell’Uomo che apparirà alla fine dei tempi.

L’evangelizzazione stessa, portata avanti dagli apostoli è la semplice presentazione di “Cristo crocifisso“. I cristiani, accettando questa verità, cioè che devono portare quotidianamente la propria croce, sopportano ingiurie e sofferenze, proprio come Cristo.

Cristo in Croce

Le tradizioni Italiane legate all’Esaltazione della Santissima Croce

In Italia, ci sono molte tradizioni popolari legate a questa festa. Ad esempio, a Milano si tiene la processione del Santo Chiodo, custodito nel Duomo. A Lucca, si celebra la Luminara, un evento che richiama particolare attenzione grazie al culto millenario del Volto Santo di Lucca, un grande crocifisso ligneo venerato nella cattedrale che ha finito per sostituire i santi patroni ufficiali della città.

Queste celebrazioni popolari solitamente coinvolgono dei cortei in cui si rende omaggio alle immagini sacre, anziché trasportarle. La processione attuale rappresenta l’ultimo retaggio di un’antica usanza diffusa nel Medioevo, in cui le popolazioni soggette si impegnavano a portare un tributo di cera, un lusso all’epoca, al patrono della città. Tale cera veniva conservata per illuminare il simulacro nell’anno successivo.