Leone Magno, il Santo del 10 novembre, storia e preghiera
Domani, mercoledì 10 novembre 2021, la Chiesa commemora Leone Magno.
“Imita il buon pastore, che va in cerca della pecorella e la riporta sulle proprie spalle… comportati in maniera tale che coloro i quali sono in qualche modo deviati dalla verità, li riguadagni a Dio con le preghiere della sua chiesa…”.
Papa Leone scrive questa lettera a Timoteo, vescovo di Alessandria, il 18 agosto del 460 – un anno prima di morire – offrendo consigli che sono lo specchio della sua vita: di un pastore che non si accanisce contro le pecore ribelli, ma usa la carità e la fermezza per ricondurle all’ovile.
Il suo pensiero è, infatti. riassumibile in 2 passaggi fondamentali: “Anche quando devi correggere, salva sempre l’amore” ma soprattutto “Cristo è la nostra forza… con lui potremo tutto”.
Non a caso Leone Magno è noto per aver affrontato Attila, il capo degli Unni, convincendolo – armato solo della croce papale – a non marciare su Roma e a ritirarsi oltre il Danubio. Un incontro avvenuto nel 452 sul fiume Mincio, e ancora oggi uno dei grandi misteri della storia e della fede.
LA PREGHIERA DI SAN LEONE MAGNO
Non ti arrendere mai,
neanche quando la fatica si fa sentire,
neanche quando il tuo piede inciampa,
neanche quando i tuoi occhi bruciano,
neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati,
neanche quando la delusione ti avvilisce,
neanche quando l’errore ti scoraggia,
neanche quando il tradimento ti ferisce,
neanche quando il successo ti abbandona,
neanche quando l’ingratitudine ti sgomenta,
neanche quando l’incomprensione ti circonda,
neanche quando la noia ti atterra,
neanche quando tutto ha l’aria del niente,
neanche quando il peso del peccato ti schiaccia…
Invoca il tuo Dio, stringi i pugni, sorridi… e ricomincia!