Lettera a Papa Francesco “hai fatto quello che potevi”
Caro papa Francesco abbiamo nostalgia di Gesù. Tutti noi abbiamo apprezzato il bellissimo esempio che da papa avete dato come una residenza piccola dove abitate, stare in mezzo alla gente comune, aiutare i bisognosi. Caro papa Francesco quello che tu stai facendo adesso non è nulla di straordinario, questo è l’insegnamento di Gesù dato duemila anni fa, questo è quello che ogni cristiano deve fare.
Solo caro papa ormai la Chiesa stessa partendo dai suoi membri attivi fino a tutti i fedeli si sono dimenticato del Vangelo. Sacerdoti, Vescovi e gli stessi tuoi colleghi in Vaticano abitano in case grandi e lussuose e vestono abiti di ottima qualità. Hanno donne di servizio, auto di lusso, conti in banca. Gli stessi monaci di San Francesco non si fanno mancare nulla nemmeno l’ultimo modello dell’iphone apple.
Il Vangelo ormai è diventato solo teoria, delle parole che tutti siamo obbligati ad ascoltare la Domenica altrimenti ci dicono pure che abbiamo fatto peccato mortale. Il vero peccato, caro papa Francesco, è quello di strumentalizzare Gesù per attirare gente e ricchezza a se.
Io penso che se la Chiesa mettesse davanti al suo nome la sigla SPA e si farebbe chiamare “Chiesa SpA” farebbe un ottima figura almeno contribuisce agli oneri dello stato per i cittadini così sicuro fa un opera di bene. Le Messe con le tariffe, i matrimoni e gli altri Sacramenti con un buget stabilito dal parroco. Manca solo la ricevuta per il servizio fornito. Campi di calcetto, lunghe prediche, cene, associazioni e tanto altro. Un vero progetto business per chi sta bene e se la fa insieme con chi sta meglio.
E la compassione che ci ha insegnato Gesù? Le vedove, i poveri che Gesù aiutava? Solo pochi cattolici adesso si ricordano di questo. Caro papa ci fa nostalgia quel sacerdote che ci fa svegliare alle 5 del mattino per preparare mense, andare per gli ospedali, nelle case famiglia, dai bisognosi, per dare un sorriso o un pezzo di pane. Tu mi possa dire “ma nella Chiesa questo già c’è ” ed è vero caro papa Francesco ma a me preoccupa non il dieci per cento che fa questo ma il novanta per cento che pur dicendo di essere cattolici oppure vestono abiti talari hanno poco a che fare con l’insegnamento di Gesù.
Caro papa ormai la religione è diventata un mestiere e dobbiamo essere bravi noi fedeli a distinguere quello che viene da Dio oppure fatto dall’uomo per i propri bisogni. Tu hai fatto quello che potevi con i buoni esempi ma non potrai mai cambiare un sistema creato dall’uomo e non da Dio. Lo spirito segue Gesù e il suo Vangelo mentre la religione segue la Chiesa e i sacerdoti. Ora tutti noi dobbiamo partire da questa distinzione “spiritualità e religione”. Solo così possiamo capire chi pur essendo religioso pensa a se stesso oppure chi non lo è da un buon esempio.
Tu caro papa Francesco hai fatto quello che potevi. Un abbraccio
6 Settembre 2020
Scritto da Paolo Tescione