L’incontro tra Natuzza Evolo e Padre Pio due persone umili che hanno cercato Dio nella propria esperienza di vita
In molti articoli si è parlato delle analogie che legano Padre Pio e Natuzza Evolo. Queste somiglianze di vita e di esperienze diventano ancora più significative considerando che i due si videro solo una volta, a San Giovanni Rotondo, nel 1962.
I coniugi Libero e Italia Giampa’, devoti a Padre Pio, accompagnarono la mistica di Paravati al convento sul Gargano. Il professor Libero era un terziario francescano molto legato alla figura di San Francesco d’Assisi, come dimostra il suo diario. Inoltre, aveva sperimentato la severità iniziale di Padre Pio, che aveva avuto un effetto benefico sul suo cammino spirituale. Durante la messa del mattino, la moglie Italia era svenuta in chiesa vedendo Padre Pio levitare durante l’elevazione dell’ostia santa, mentre era avvolto da una luce misteriosa.
Nel 1962 Padre Pio aveva 75 anni, mentre Natuzza Evolo era alla soglia dei 38. Il frate aveva festeggiato i cinquanta anni di sacerdozio due anni prima e aveva visto l’inaugurazione della Casa Sollievo della Sofferenza nel 1956 e la nuova chiesa nel 1959. Tuttavia, aveva anche affrontato recentemente una nuova “persecuzione”.
Nel 1958, otto libri scritti su di lui erano stati inseriti nell’Indice dei Libri Proibiti dal Sant’Uffizio e dopo un’indagine inviata dalla Santa Sede nel 1960, erano state imposte nuove restrizioni. Solo nel 1962 queste restrizioni erano iniziate ad attenuarsi quando gli era stato permesso di sostituire la lettura del breviario con la recita del Rosario.
L’incontro a San Giovanni Rotondo tra Natuzza Evolo e Padre Pio
Nello stesso anno Natuzza Evolo si stava riprendendo dai fenomeni di trance, che all’inizio avevano attirato l’attenzione su di lei insieme ai fenomeni delle emografie. Tuttavia, in quel periodo, i segni della sua partecipazione alla Passione di Cristo stavano diventando più visibili, dolorosi e costanti.
Inoltre, anche Natuzza stava affrontando misure restrittive, imposte dal vescovo di Mileto De Chiara, che le aveva ordinato di non ricevere più le persone che cercavano conforto da lei. Natuzza, madre di cinque figli, doveva già bilanciare la sua dedizione al Signore con i compiti familiari. Nonostante ciò, desiderava incontrare Padre Pio, confessargli i suoi tormenti interiori e ricevere la sua benedizione.
Nonostante non abbia mai lasciato la famiglia per più di qualche giorno, Evolo si è recata da Padre Pio, forse guidata da un disegno celeste, in vista degli assalti diabolici che avrebbe dovuto affrontare. Padre Pio sembrava conoscere bene Evolo, anche se non si erano mai incontrati ufficialmente. Ciò potrebbe indicare un legame arcano tra i due, che si manifestò anche attraverso apparizioni spirituali di Padre Pio ad Evolo.
Per ben due volte prima del 1950 il futuro santo, si era presentato in spirito alla giovane mistica, esortandola a essere più coraggiosa e severa nel riprendere le persone che voltavano le spalle al richiamo della fede. Padre Pio, inoltre, sembrava davvero essere perfettamente al corrente di quanto accadeva alla mistica, perché a diverse persone che andarono da lui a San Giovanni Rotondo e gli chiedevano durante il colloquio se fosse opportuno o no andare da Natuzza, rispondeva sorridente di andare tranquilli, perché lui conosceva quella donna.