L’Italia annuncia multe fino a € 3.000 per violazione delle regole di quarantena

Ecco cosa ha annunciato il primo ministro italiano Giuseppe Conte nel suo ultimo discorso in streaming martedì sera.

Il punto più importante del suo discorso è stato l’annuncio di multe più elevate per i trasgressori della quarantena, con chiunque scoperto per le strade senza un motivo legittimo per affrontare multe fino a un massimo di 3.000 euro.

Da mercoledì, la penalità salirà dagli attuali 206 euro a 400-3000 euro, ha dichiarato Conte in un discorso trasmesso in streaming online e trasmesso martedì sera.

“Tutti devono fare la loro parte”, ha detto Conte.

Oggi ha negato le notizie sui media italiani secondo cui il decreto avrebbe consentito alla polizia di confiscare auto e altri veicoli e ha sottolineato che “la catena di approvvigionamento alimentare e il carburante saranno sempre garantiti”.

Conte ha aggiunto di essere “molto fiducioso” che gli italiani possano riprendere la loro vita normale prima che lo stato generale di emergenza attuale scada il 31 luglio.

“Lo stato di emergenza per sei mesi non significa che le restrizioni durino fino al 31 luglio”, ha detto. “Siamo pronti ad allentare le misure in qualsiasi momento, speriamo molto presto”.

Sebbene giovedì il premier abbia dichiarato che il periodo di quarantena “sarà esteso” oltre la scadenza originale del 3 aprile, non sono stati ancora forniti ulteriori dettagli.

L’ultimo decreto rende anche più facile per i governi regionali introdurre regole più severe, come molti hanno già fatto.

“I governatori possono adottare misure più restrittive. Ma la funzione di coordinamento rimane con il governo”

Il suo annuncio è arrivato poco dopo che il Dipartimento della Protezione Civile italiano ha pubblicato dati che mostrano che il bilancio delle vittime è aumentato di nuovo martedì , dopo che un calo di due giorni nel numero ha dato la speranza che l’epidemia potrebbe rallentare nel paese.

Mentre il bilancio delle vittime è salito a 743 – rispetto alle 601 di lunedì – i dati hanno anche mostrato che il numero di infezioni era leggermente diminuito.

Il capo del dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, ha avvertito martedì che il numero reale di infezioni potrebbe essere dieci volte superiore a quello rilevato.

Il mondo sta osservando attentamente un segno di speranza dall’Italia, dove più di 6.000 persone sono morte finora durante l’epidemia di coronavirus.

I dati provenienti dalle regioni italiane sono di interesse cruciale per i responsabili politici e gli esperti medici globali, osservando attentamente i segnali che le rigide misure nazionali di quarantena imposte due settimane fa hanno funzionato.

L’ultimo decreto rende anche più facile per i governi regionali introdurre regole più severe, come molti hanno già fatto.