Maria Valtorta: Gesù da una definizione di Satana
Dice Gesù a Maria Valtorta: «Il nome primitivo era Lucifero: nella mente di Dio voleva dire “alfiere o portatore della luce” ossia di Dio, perché Dio è Luce. Secondo in bellezza fra tutto quanto è, era specchio puro che rifletteva l’insostenibile Bellezza. Nelle missioni agli uomini egli sarebbe stato l’esecutore del volere di Dio, il messaggero dei decreti di bontà che il Creatore avrebbe trasmesso ai suoi beati figli senza colpa, per portarli
sempre più in alto nella sua somiglianza. Il portatore della luce, con i raggi di questa luce divina che portava, avrebbe parlato agli uomini, ed essi, essendo privi di colpe, avrebbero compreso questi balenii di armoniche parole tutte amore e gaudio. Vedendosi in Dio, vedendosi in se stesso, vedendosi nei compagni, perché Dio lo avvolgeva della sua luce e si beava nello splendore del suo arcangelo, e perché gli angeli lo veneravano come il più perfetto specchio di Dio, si ammirò. Doveva ammirare Dio solo. Ma nell’essere di tutto quanto è creato sono presenti tutte le forze buone e malvagie, e si agitano finché una delle due parti vince per dare bene o male, come nell’atmosfera sono tutti gli elementi gassosi: perché necessari. Lucifero attrasse a sé la superbia. La coltivò, estese. Se ne fece arma e seduzione. Volle più che non avesse. Volle il tutto, lui che era già tanto. Sedusse i meno attenti fra i compagni. Li distrasse dal contemplare Dio come suprema Bellezza. Conoscendo le future meraviglie di Dio, volle essere lui al posto di Dio. Si ride, col pensiero turbato, capo degli uomini futuri, adorato come potenza suprema.
Pensò: “Conosco il segreto di Dio. So le parole. Mi è noto il disegno. Posso tutto ciò che Lui vuole. Come ho presieduto le prime operazioni creative posso procedere. Io sono”. La parola che solo Dio può dire fu il grido di rovina del superbo. E fu Satana. Fu “Satan”. In verità ti dico che il nome di Satan non venne messo dall’uomo, che pure, per ordine e volere di Dio, mise un nome a tutto ciò che conobbe essere, e che tuttora battezza con un nome da lui creato le sue scoperte. In verità ti dico che il nome di Satan viene direttamente da Dio, ed è una delle prime rivelazioni che Dio fece allo spirito di un suo povero figlio vagante sulla terra.
E come il mio Nome Ss. ha il significato che ti ho detto una volta, ora ascolta il significato di questo nome orrendo. Scrivi come ti dico:
S A T A N
Sacrilegio Ateismo Turpitudine Anticarità Negazione
Superbo Avverso Tentatore e
traditore Avido Nemico
Questo è Satan. E questo sono coloro che sono malati di satanismo. E ancora è: seduzione, astuzia, tenebra, agilità, nequizia. Le 5 maledette lettere che formano il suo nome, scritte col fuoco sulla sua fronte fulminata. Le 5 maledette caratteristiche del Corruttore contro le quali fiammeggiano le 5 benedette mie Piaghe, che col loro dolore salvano chi vuole essere salvato da ciò che Satana continuamente inocula. Il nome di “demonio, diavolo, belzebù” può essere di tutti gli spiriti tenebrosi. Ma questo è solo il “suo” nome. E in Cielo non è nominato che con quello, perché là si parla il linguaggio di Dio, in fedeltà d’amore anche per indicare ciò che si vuole, secondo come lo ha pensato Iddio. Egli è il “Contrario”. Quello che è il contrario a Dio. Quello che è il contrario di Dio. E ogni sua azione è l’antitesi delle azioni di Dio. E ogni suo studio è portare gli uomini ad essere contrari a Dio. Ecco ciò che è Satana. È “il mettersi contro di Me” in azione. Alle mie tre virtù teologali oppone la triplice concupiscenza. Alle quattro cardinali e a tutte le altre che da Me scaturiscono, il vivaio serpentino dei suoi vizi orrendi. Ma, come si dice che di tutte le virtù la più grande è la carità, così dico che delle sue antivirtù la più grande e a Me repulsiva è la superbia. Perché per essa tutto il male è venuto. Per questo dico che, mentre ancora compatisco alla debolezza della carne che cede al fornite della lussuria, dico che non posso compatire all’orgoglio che vuole, da nuovo Satana, competere con Dio. Ti paio ingiusto? No. Considera che la lussuria in fondo è vizio della parte inferiore che in alcuni ha appetiti tanto voraci, soddisfatti in momenti di abbrutimento che inebetisce. Ma la superbia è vizio della parte superiore, consumato con acuta e lucida intelligenza, premeditato, duraturo. Lede la parte che più somiglia a Dio. Calpesta la gemma data da Dio. Comunica somiglianza con Lucifero. Semina il dolore più della carne. Perché la carne potrà far soffrire una sposa, una donna. Ma la superbia può fare vittime in interi continenti, in ogni classe di persone. Per la superbia è stato rovinato l’uomo e perirà il mondo. Per la superbia langue la fede. La superbia: la più diretta emanazione di Satana. Ho perdonato ai grandi peccatori del senso perché erano privi di superbia di spirito. Ma non ho potuto redimere Doras, Giocana, Sadoc, Eli e altri pari loro, perché erano i “superbi”».