Marija di Medjugorje: la Madonna nei messaggi ci ha detto proprio questo…
M.B: Signora Pavlovic, cominciamo dai tragici eventi di questi mesi. Dov’era quando sono state distrutte le due torri di New York?
Marija.:Stavo tornando proprio dall’America, dov’ero andata per una conferenza. Con me c’era un giornalista di New York, cattolico, che mi ha detto: queste catastrofi succedono per svegliarci, per avvicinarci a Dio. L’ho preso un po’ in giro. Gli ho detto: sei troppo catastrofico, non vedere così nero.
M.B:Lei non è preoccupata?
Marija.:Io so che la Madonna ci dà sempre una speranza. Il 26 giugno del 1981, alla sua terza apparizione, ha pianto e ha chiesto di pregare per la pace. Mi disse (quel giorno apparve solo a Marija, ndr) che con la preghiera e con il digiuno si può allontanare la guerra.
M.B: In quel momento nessuno di voi, in Jugoslavia, pensava alla guerra?
Marija:Ma no! Quale guerra? Era passato un anno dalla morte di Tito. Il comunismo era forte, la situazione era sotto controllo. Nessuno poteva immaginare che nei Balcani ci sarebbe stata una guerra.
M.B: Quindi era un messaggio incomprensibile, per lei?
Marija:Incomprensibile. Lo capii solo dieci anni dopo. Il 25 giugno del 1991, nel decimo anniversario della prima apparizione di Medjugorje (la prima in assoluto è del 24 giugno 1981, ma il 25 è il giorno della prima apparizione a tutti e sei i veggenti, ndr), la Croazia e la Slovenia proclamarono la loro separazione dalla Federazione jugoslava. E giorno dopo, 26 giugno, esattamente dieci anni dopo quell’apparizione in cui la Madonna aveva pianto e mi aveva detto di pregare per la pace, l’armata federale serba invase la Slovenia.
M.B: Dieci anni prima, quando parlavate di una possibile guerra, vi avevano presi per pazzi?
Marija:Credo che nessuno come noi sei veggenti sia mai stato visitato da così tanti medici, psichiatri, teologi. Abbiamo fatto tutti gli esami possibili e immaginabili. Ci hanno persino interrogati sotto ipnosi.
M.B: Tra gli psichiatri che vi hanno visitato c’erano anche non cattolici?
Marija:Certo. Tutti i primi medici erano non cattolici. Uno era la dottoressa Dzuda, comunista e di religione mussulmana, nota in tutta la Jugoslavia. Dopo averci visitati, disse: “questi ragazzi sono sereni, intelligenti, normali. I matti sono quelli che li hanno portati qui”.
M.B: Questi esami sono stati fatti solo nel 1981 o sono continuati?
Marija:Sono continuati sempre, fino all’anno scorso.
M.B: Quanti psichiatri l’avranno visitata?
Marija:Non so … (ride, ndr). Noi veggenti ogni tanto scherziamo quando a Medjugorje arrivano i giornalisti e ci chiedono: ma non è che siete malati di mente? Rispondiamo: quando voi avrete dei documenti che vi dichiarano sani di mente come ce li abbiamo noi, tornate qui e discutiamo.
M.B: Nessuno ha ipotizzato che le apparizioni siano allucinazioni?
Marija:No, è impossibile. L’allucinazione è un fenomeno individuale, non collettivo. E noi siamo in sei. Grazie a Dio, la Madonna ci ha chiamati
in sei.
M.B: Che cosa ha provato quando ha visto che i giornali cattolici come Jesus vi hanno attaccati?
Marija:Per me è stato uno choc vedere che un giornalista abbia potuto scrivere certe cose senza cercare di conoscere, di approfondire, di incontrare qualcuno di noi. Eppure io sto a Monza, non avrebbe dovuto fare mille chilometri.
M.B: Ma lei avrà messo in preventivo che non tutti possono crederle, no?
Marija:Certo, è normale che ciascuno sia libero di credere o no. Ma da un giornalista cattolico, vista la prudenza della Chiesa, non mi sarei aspettata un simile comportamento.
M.B: La Chiesa non ha ancora riconosciuto le apparizioni. Per lei è un problema, questo?
Marija:No, perché la Chiesa si è sempre comportata così. Finché le apparizioni continuano, non può pronunciarsi.
M.B:Quanto dura una delle sue apparizioni quotidiane?
Marija:Cinque, sei minuti. L’apparizione più lunga è durata due ore.
M.B:Lei “La” vede sempre uguale?
Marija:Sempre uguale. Come una persona normale che mi parla, e che possiamo anche toccare.
M.B: Molti obiettano: i fedeli di Medjugorje seguono i messaggi che voi riferite più delle Sacre Scritture.
Marija:Ma la Madonna nei messaggi ci ha detto proprio questo: “mettete le Sacre Scritture bene in vista nelle vostre case, e leggetele tutti i giorni”. Ci dicono anche che adoriamo la Madonna e non Dio. Anche questo è assurdo: la Madonna non fa altro che dirci di mettere Dio al primo posto nella nostra vita. E ci dice di stare nella Chiesa, nelle parrocchie. Chi torna da Medjugorje non diventa un apostolo di Medjugorje: diventa un pilastro delle parrocchie.
M.B: Si obietta anche che i messaggi della Madonna che voi riferite sono piuttosto ripetitivi: pregare, digiunate.
Marija:Evidentemente ci ha trovati con la testa dura. Evidentemente vuole svegliarci, perché oggi preghiamo poco, e nella vita al primo posto non mettiamo Dio, ma altre cose: la carriera, il denaro …
M.B: Nessuno di voi è diventato prete, o suora. Cinque di voi si sono sposati. Questo vuol forse dire che oggi è importante fare famiglie cristiane?
Marija:Per tanti anni ho pensato che sarei diventata suora. Avevo cominciato a frequentare un convento, il desiderio di entrarvi era fortissimo. Ma la madre superiora mi ha detto: Marija, se tu vuoi venire, sei la benvenuta; ma se il vescovo decide che non devi più parlare di Medjugorje, devi obbedire. A quel punto ho cominciato a pensare che forse la mia vocazione era quella di testimoniare ciò che ho visto e sentito, e che avrei potuto cercare la via della santità anche fuori dal convento.
M.B: Che cos’è per lei la santità?
Marija:Vivere bene la mia vita di tutti i giorni. Diventare una madre migliore, e una sposa migliore.
M.B: Signora Pavlovic, si può dire che lei non ha bisogno di credere: lei sa. Ha ancora paura di qualcosa?
Marija:La paura c’è sempre. Ma posso ragionare. Dico: grazie a Dio, ho fede. E so che la Madonna ci aiuta sempre nei momenti difficili.
M.B: Questo è un momento difficile?
Marija:Io non penso questo. Io vedo che il mondo soffre per tante cose: la guerra, le malattie, la fame. Ma vedo anche che Dio ci sta dando tanti aiuti straordinari, come le apparizioni quotidiane a me, Vicka e Ivan. E so che la preghiera può tutto. Quando, dopo le prime apparizioni, dicevamo che la Madonna invitava a recitare il rosario tutti i giorni e a digiunare, ci sembrava di essere come dire?, antiquati (ride, ndr): anche da noi il rosario era una tradizione superata da un paio di generazioni. Eppure quando è scoppiata la guerra abbiamo capito perché la Madonna ci diceva di pregare per la pace. E abbiamo visto, per esempio, che a Spalato, dove l’arcivescovo aveva accolto subito il messaggio di Medjugorje e aveva fatto pregare per la pace, la guerra non è arrivata.
Per me è un miracolo, disse l’arcivescovo. Uno dice: che cosa può fare un rosario? niente. Ma noi ogni sera, con i bambini, diciamo un rosario per quella povera gente che sta morendo in Afganistan, e per i morti di New York e Washington. E credo nella potenza della preghiera.
M.B: E questo il cuore del messaggio di Medjugorje? Riscoprire l’importanza della preghiera?
Marija:Sì, ma non solo questo. La Madonna ci dice anche che la guerra è nel mio cuore se non ho Dio, perché solo in Dio si può trovare la pace. Ci dice anche che la guerra non è solo dove si tirano le bombe, ma anche, per esempio, nelle famiglie che si sfasciano. Ci dice di frequentare la Messa, di confessarci, di sceglierci un direttore spirituale, di cambiare vita, di amare il prossimo. E ci indica con chiarezza che cosa è peccato, perché il mondo di oggi ha smarrito la consapevolezza di cosa è bene e cosa è male. Penso, per esempio, a quante donne abortiscono senza rendersi conto di cosa fanno, perché la cultura di oggi fa credere loro che non sia un male.
M.B: Oggi molti credono di essere sull’orlo di una guerra mondiale.
Marija:Io dico che la Madonna ci dà la possibilità di un mondo migliore. A Mirjana per esempio, ha detto di non avere paura di avere tanti figli. Non ha detto: non fate figli perché verrà la guerra. Ci ha detto che se cominciamo a migliorare nelle piccole cose di tutti i giorni, tutto il mondo sarà migliore.
M.B: Molti hanno paura dell’Islam. E’ davvero una religione aggressiva?
Marija:Ho vissuto in una terra che ha subito per secoli la dominazione ottomana. E anche in questi ultimi dieci anni le distruzioni maggiori noi croati non le abbiamo subite dai serbi, ma dai musulmani. Posso anche pensare che i fatti di oggi possano servire per aprirci gli occhi su certi rischi dell’Islam. Però non voglio gettare benzina sul fuoco. Non sono per le guerre di religione. La Madonna ci dice che è madre di tutti, senza distinzioni. E come veggente dico: non dobbiamo avere paura di niente, perché Dio guida la storia sempre. Anche oggi.