Medjugorje, il veggente Ivan: “Madre, perché proprio io?”
Il veggente Ivan: “Madre, perché proprio io?”
“Avevo 16 anni quando iniziarono le apparizioni e naturalmente furono per me, come per gli altri, una grande sorpresa. Non avevo una devozione particolare nei confronti della Madonna, non sapevo nulla né di Fatima né di Lourdes. Eppure è accaduto: la Vergine cominciò ad apparire anche a me! Ancora oggi il mio cuore si interroga: Madre, ma non c’era qualcuno migliore di me? Riuscirò a compiere tutto ciò che ti aspetti da me? Una volta glielo chiesi veramente e lei, sorridendo, rispose: “Caro figlio, sai che non cerco i migliori!” Da 21 anni sono dunque un suo strumento, uno strumento nelle sue mani e in quelle di Dio. Sono felice di essere a questa scuola: alla scuola della pace, alla scuola dell’amore, alla scuola della preghiera. è una grande responsabilità davanti a Dio e agli uomini. Non è facile, proprio perché so che Dio mi ha dato tanto e cerca da me altrettanto. La Madonna viene come una vera mamma che si preoccupa dei suoi figli in pericolo: “Figliolini miei, il mondo di oggi è spiritualmente ammalato…” Ella ci porta la medicina, desidera curare i nostri mali, fasciare le nostre ferite sanguinanti. E come una mamma lo fa con amore, con tenerezza, con calore materno. Desidera risollevare l’umanità peccatrice e portare tutti alla salvezza, per questo ci dice: “Io sono con voi, non temete, desidero mostrarvi la via per ottenere la pace ma, cari figli, ho bisogno di voi. Solamente con il vostro aiuto posso realizzare la pace. Perciò cari figli decidetevi per il bene e combattete il male”. Maria parla semplicemente. Ripete le cose tante volte ma non si stanca, come una vera mamma, affinché i figli non dimentichino. Lei insegna, educa, mostra la via del bene. Non ci critica, non ci incute paura, non ci punisce. Non viene a parlarci della fine del mondo e della seconda venuta di Gesù, viene a noi solo come Madre della Speranza, una speranza che vuole donare al mondo d’oggi, alle famiglie, ai giovani stanchi, alla Chiesa in crisi. La Madonna vuole in sostanza dirci: se voi sarete forti anche la Chiesa sarà forte, al contrario, se sarete deboli lo sarà anche la Chiesa. Voi siete la Chiesa viva, voi siete i polmoni della Chiesa. Dovete impostare un nuovo rapporto con Dio, un nuovo dialogo, una nuova amicizia; su questo mondo siete solamente dei pellegrini in viaggio. In particolare la Madonna ci chiede la preghiera in famiglia, ci invita a trasformare la famiglia in un piccolo gruppo di preghiera, affinché ritorni la pace, l’amore, l’armonia tra i familiari. Maria ci chiama anche a valorizzare la s. Messa mettendola al centro della nostra vita. Ricordo che una volta, durante l’apparizione, Ella disse: “Figlioli, se domani doveste scegliere tra incontrare me e andare alla s. Messa, non venite da me, andate alla Messa!”. Ogni volta che si rivolge a noi ci chiama “cari figli”. Lo dice a tutti, senza distinzione di razza o nazionalità… Non mi stancherò mai di dire che la Madonna è davvero la nostra madre, per la quale siamo tutti importanti; vicino a Lei nessuno deve sentirsi escluso, sia tutti figli amati, siamo tutti “figli cari”. Nostra Madre desidera solo che apriamo la porta del nostro cuore e facciamo quello che possiamo. Al resto ci pensa Lei. Buttiamoci quindi nel suo abbraccio e troveremo presso di Lei sicurezza e protezione”.
Fonte: Eco di Medjugorje nr. 166