Medjugorje: la fede che la Madonna vuole che impariamo
Padre Slavko: La fede che la Madonna vuole che impariamo è un abbandono al Signore
Noi abbiamo sentito dal dott. Frigerio dell’equipe medica di Milano che dove termina la tecnica, la scienza, la medicina, la psicologia e la psichiatria deve continuare la fede…
È vero, ha detto il dott. Frigerio, come già il dott. Joyeux: « Noi abbiamo trovato i nostri limiti, possiamo dire che non si tratta di una malattia, di una patologia. Sono sani nel corpo e nell’anima ». Esistono questi inviti positivi e adesso, per uno che crede, cosa resta? O buttare via tutto e dire non interessa o fare un salto nella fede. E questo è il punto per il quale tutto succede. I veggenti quando parlano su questo fenomeno parlano molto semplicemente: « Cominciamo a pregare, viene un segno della luce, ci inginocchiamo, ci mettiamo a parlare, riceviamo i messaggi, tocchiamo la Madonna, la sentiamo, la vediamo, ci mostra il Paradiso, l’Inferno, il Purgatorio… ».
Quanto raccontano è molto semplice.
Questi incontri riempiono di gioia e di pace. Quando si comincia a spiegare con i nostri mezzi ci sono molte parole che non capiamo che cosa significano: molti apparecchi, molti specialisti dicono un indizio, altri un altro indizio. Ma mille indizi non fanno un argomento. Guardate: o buttate via tutto o accettate quello che dicono i veggenti.
E noi siamo moralmente tenuti, obbligati a credere a un uomo che parla la verità, finché non abbiamo trovato che c’è menzogna. Allora a questo punto posso dire: « Io sono obbligato e io credo a quello che dicono i veggenti ». So che questa semplicità dei loro argomenti è data a causa della nostra fede. Il Signore non vuole tramite questi fenomeni mostrare ai medici che non sanno molte cose ancora. No, vuol dirci: guardate argomenti palpabili per cui potete credere, affidarvi a me e lasciarvi guidare. La Madonna attraverso questi semplici fatti per noi inspiegabili vuole che noi, che viviamo in un mondo razionalistico, possiamo di nuovo aprirci alla realtà dell’aldilà.
Quando ho parlato la prima volta con don Gobbi lui mi ha domandato che cosa chiede la Madonna ai Sacerdoti. Io gli ho detto che non c’è nessun messaggio speciale. Solo una volta ha detto che i Sacerdoti devono essere fedeli e conservare la fede del popolo.
Questo è il punto dove continua Fatima.
La mia esperienza più profonda è questa: noi tutti siamo molto superficiali nella fede.
La fede che la Madonna vuole che impariamo è un abbandono al Signore, un lasciarsi guidare dalla Madonna, la quale viene ancora ogni sera. A questo punto per prima cosa ha domandato il Credo: « cuor dare », affidarsi. Si può dare il cuore ad uno che si ama, di cui si ha fiducia. Domanda, per esempio, che ogni settimana meditiamo il testo del brano evangelico di Matteo 6, 24-34 dove si dice che non si può servire a due padroni. Allora decisione.
E dopo dice: perché preoccupazioni, angosce? Il Padre sa tutto. Cercate prima il Regno dei cieli. Questo è anche il messaggio della fede. Anche il digiuno serve molto alla fede: si sente più facilmente la voce del Signore e si vede più facilmente anche il prossimo. Allora una fede che significa nella mia o nella tua vita un abbandono.
Così ogni angoscia, ogni situazione angosciosa, ogni paura, ogni conflitto è un segno che il nostro cuore non conosce ancora il Padre, non conosce ancora la Madre.
Ad un bambino il quale piange non basta dire che esiste un padre, che esiste una madre: si calma, trova la pace, quando si trova nelle braccia del padre, della madre.
Così anche nella fede. Si può lasciarsi guidare se si comincia a pregare, se si comincia a digiunare.
Troverete ogni giorno delle scuse per dire che non avete tempo, fino a quando avrete scoperto il valore della preghiera. Quando lo avrete scoperto avrete molto tempo per la preghiera.
Ogni situazione sarà una nuova situazione anche per la preghiera. E io vi dico che siamo diventati specialisti per trovare delle scuse quando si tratta di preghiera e di digiuno, ma la Madonna non vuole più accettare queste scuse.
Fonte: P. Slavko Barbaric – 8 settembre 1985