Medjugorje: Suor Emmanuel ci racconta il segreto della veggente Vicka
Novembre 1993: IL SEGRETO DI VICKA
MESSAGGIO del 25 Novembre 1993. “Cari figli, v’invito a preparavi in questo tempo, come non mai prima d’ora, alla venuta di Gesù. Che il piccolo Gesù regni nei vostri cuori: sarete felici solo quando Gesù sarà vostro amico.Non vi sarà difficile né pregare né offrire sacrifici né testimoniare la grandezza di Gesù nella vostra vita, perché Lui ve ne darà in questo tempo la forza e la gioia. Io vi sono vicina con la mia preghiera e la mia intercessione. Vi amo e benedico tutti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
Una mattina avevo appuntamento con Vicka per partire con lei e Don Dwello di New York per gli Stati Uniti. All’ultimo momento Don mi ha detto, con la morte nel cuore: – Vicka è malata, non viene. Sua sorella mi ha detto di partire senza di lei… – Cooosa? – Mi sono stupita. – Ma solo ieri stava benissimo! – Ha cominciato ieri sera. Con Ivanka P siamo andati a trovarla; ha dovuto mettersi a letto, il suo braccio era paralizzato, la mano tutta blu e soffriva molto. Mi ha detto che forse questa notte sarebbe passato., ma questa mattina la sua sorellina mi ha riferito che era invece peggiorato… – Nove giorni più tardi torno dal giro negli USA in cui avevo dato testimonianza sulla Gospa.
Vado da Vicka che sorprendo a stendere la biancheria con un gran sorriso sulle labbra. – Allora sei guarita finalmente! Mi hai lasciata tutta sola in America! Quando hai cominciato a star meglio? – Solo questa mattina! Mi sono alzata e tutto andava bene. Ho potuto perfino parlare a un gruppo di pellegrini. Come vedi, tutto è passato! – Questa mattina !? Allora sei rimasta Otto giorni malata, proprio il tempo della “missione”? Come spieghi che è capitato esattamente durante la missione? – Ma è così! Espressione tipica delle persone di qui. – La Gospa aveva il suo piano: tu dovevi parlare, io dovevo soffrire. E’ stata scelta Sua! – evidentemente la Gospa non aveva consultato i 5000 americani di Pittsburgh che avrebbero preferito il contrario! – Cos’hai avuto esattamente? – Con Vicka bisogna rinunciare a ogni spiegazione logica… – Niente di interessante, vedi è passato! Finché non ritornerà, la vita è così! Ride e cambia argomento.
Sam, un medico americano allora ha voluto farla curare adeguatamente e mi ha chiesto di spiegarle il piano di cura; l’ho fatto: – Vedrai uno dei migliori medici USA, prima di tutto farà degli esami, ti terrà in osservazione per un po’. Questo potrebbe salvarti la vita! Non si sa mai…. se tu avessi qualcosa di grave. Saresti contenta di andare in cielo ma noi ci teniamo a conservarti ancora a lungo! – Non so, vedremo… aspettiamo un po’… – In bocca a lei questo significa: “Lasciamo perdere!” Mi viene un’idea: – Ma Vicka, la tua salute, le tue forze appartengono forse alla Gospa? Se è così tocca a Lei decidere… Se tu le chiedessi cosa fare? – Hai ragione,- dice con riconoscenza, come se non ci avesse pensato. – Glielo chiederò. Due giorni dopo Vicka mi informa della risposta avuta dall’alto. “Non è necessario” aveva detto la Gospa… – Mamma mia! Se la Gospa stessa ci mette i bastoni fra le ruote! – ho pensato. Che io sappia, nessuno ha mai saputo spiegare il segreto di Vicka e non abbiamo ancora finito di stupirci.
Ritorniamo al 1983-84. Vicka aveva una grave malattia cerebrale. Sento ancora il Padre Laurentin annunciare con pena: “Morirà”. Soffriva talmente da perdere conoscenza per lunghe ore, quasi ogni giorno. Sua madre addolorata al vederla soffrire così le diceva: – Vai a farti fare un iniezione di calmante, non puoi restare così…! – Ma Vicka rispondeva: – Mamma, se tu sapessi le grazie che la mia sofferenza ottiene per me e per gli altri non parleresti così! – Dopo una lunga Via Crucis la Gospa le ha detto: “il tal giorno sarai guarita”. Vicka l’ha scritto a due sacerdoti perché avessero l’annuncio scritto prima del giorno X che cadeva una settimana dopo. Vicka è stata guarita. Ha conservato di questa esperienza una conoscenza molto profonda del mistero della sofferenza e della sua fecondità.
Ecco un episodio personale: mentre traducevo Vicka per un gruppo di pellegrini francesi, lei spiegava: La Gospa dice: “Cari figli, quando avete una sofferenza, una malattia, un problema, voi pensate: ma perché è capitato proprio a me e non a qualcun ‘altro!? No, cari figli, non dite così! Dite il contrario: Signore ti ringrazio per il regalo che mi fai! Perché la sofferenza, quando è offerta a Dio, ottiene grandi grazie!” E l’intrepida Vicka aggiunge, da parte della Gospa: – Dite anche, Signore, se hai altri regali per me sono pronta! – Quel giorno i pellegrini sono ripartiti pensosi avendo molto su cui meditare…
Per quanto mi riguarda, la sera stessa una persona mi ha detto qualcosa di molto cattivo mentre mi dirigevo verso la chiesa per la messa. Mi ha ferito il cuore così tanto che ho dovuto lottare per vivere pienamente la messa invece di rimuginare la cosa nella mia testa. Al momento della Comunione ho offerto la mia sofferenza a Gesù e mi sono tornate in mente le parole di Vicka e ho pregato così: “Signore ti ringrazio per il regalo che mi fai! Serviti di questo per dare tante grazie e se hai altri regali per me.. (ho ripreso fiato per continuare la frase) io… io … aspetta ancora un po’ a darmeli!!!”
Il segreto di Vicka è che non tiene il conto dei suoi “SI” a Dio. Come i bambini di Fatima, ha visto l’inferno e non ha voglia di tirarsi indietro quando si tratta della salvezza delle anime. Un giorno la Gospa ha chiesto: “Chi fra voi vuole sacrificarsi per i peccatori?” e Vicka è stata la più pronta a offrirsi come volontaria. “Chiedo solo la grazia di Dio e la sua forza per poter continuare” dice. Non cerchiamo oltre la ragione per cui Vicka trasmette tanto la gioia del cielo a quanti l’avvicinano! In un’intervista per la televisione americana ha detto: – Non vi rendete conto del grande valore che hanno le vostre sofferenze agli occhi di Dio! Non ribellatevi quando arriva la sofferenza, ci si arrabbia perché non si cerca veramente la volontà di Dio; se la si cerca, la rabbia se ne va. Solo quelli che rifiutano di portare la croce si ribellano.
Ma state pur certi che se Dio dà una croce, Lui sa perché la dà e sa quando la toglierà. Niente succede per caso. Per lei il velo si è squarciato e sa di cosa parla.