Natuzza Evolo e i suoi racconti sull’Aldilà
Natuzza Evolo (1918-2009) è stata una mistica italiana, considerata una delle più grandi sante del XX secolo dalla Chiesa cattolica. Nata a Paravati, in Calabria, da una famiglia di agricoltori, Natuzza ha iniziato a manifestare i suoi poteri paranormali fin dall’infanzia, ma è stata solo negli anni ’50 che ha deciso di dedicarsi completamente alla vita spirituale, abbandonando il lavoro di sarta.
La sua vita è stata caratterizzata da numerose visioni, rivelazioni e prodigi, tra cui la capacità di guarire malattie, di leggere nel pensiero delle persone e di comunicare con gli spiriti dei defunti. Natuzza credeva che la sua missione fosse quella di portare il messaggio di Cristo e di aiutare le anime del purgatorio a raggiungere la pace eterna.
Per quanto riguarda l’aldilà, Natuzza ha raccontato numerose esperienze di incontri con gli spiriti dei defunti, sia in sogno che in stato di veglia. Secondo la donna, dopo la morte l’anima viene giudicata da Dio e inviata o in paradiso, o in purgatorio, o in inferno, in base alla sua condotta terrena. Tuttavia, Natuzza credeva che molte anime rimanessero bloccate nel purgatorio a causa di peccati non confessati o di problemi non risolti con i vivi.
Cosa credeva Natuzza Evolo degli spiriti dei defunti
La mistica calabrese sosteneva che poteva aiutare queste anime a liberarsi dal purgatorio attraverso preghiere, digiuni e sacrifici, e che queste anime in cambio le comunicavano messaggi di conforto e di speranza per lei stessa e per le persone a cui voleva bene. Inoltre, Natuzza credeva che gli spiriti dei defunti potessero manifestarsi ai vivi in varie forme, come luci, suoni, odori o presenze fisiche, per comunicare messaggi o per chiedere aiuto.
Natuzza ha avuto anche numerose visioni dell’inferno, descritte come un luogo di sofferenza e di oscurità dove le anime dei peccatori vengono tormentate dai demoni. Tuttavia, la mistica calabrese credeva che anche le anime dell’inferno potessero essere liberate attraverso le preghiere dei vivi e l’aiuto della misericordia divina.
L’esperienza mistica di Natuzza Evolo ha attirato l’attenzione di molti fedeli e di studiosi della spiritualità, ma ha anche suscitato polemiche e critiche. Alcuni la consideravano una santona o una medium, altri invece la veneravano come una santa vivente. La Chiesa cattolica ha riconosciuto la sua santità di vita e la sua testimonianza di fede, ma non ha ancora avviato il processo di canonizzazione.