Padre Livio: vi dico il messaggio principale di Medjugorje
Il messaggio più importante che emerge dalle apparizioni della Madonna, quando esse sono autentiche, è che Maria è una figura reale, vera mente esistente, anche se in una dimensione che sfugge ai nostri sensi. Per i cristiani la testimonianza dei veggenti è senza dubbio una conferma della fede, che spesso è vacillante e come assopita. Non possiamo dimenticare che, dal momento della Risurrezione di Cristo fino a oggi, le apparizioni di Gesù come quelle di Maria hanno avuto un’influenza importante nella vita della Chiesa, risvegliando la fede e stimolando la vita cristiana. Le apparizioni sono un segno del soprannaturale col qua le Dio, con la sua sapienza e la sua provvidenza, infonde nuovo vigore al popolo di Dio pellegrinante sulla terra. Snobbare le apparizioni o, peggio ancora, disprezzarle, significa misconoscere uno degli strumenti con i quali Dio interviene nella vita della Chiesa.
Non potrò mai dimenticare l’esperienza interiore che ho vissuto il primo giorno in cui arrivai a Medjugorje. Era una fredda sera di marzo del 1985, quando i pellegrinaggi erano ancora ai primi passi e sul villaggio incombeva l’assidua vigilanza della polizia. Mi recai in Chiesa sotto una pioggia battente. Era un giorno feriale, ma l’edificio era gremito di gente del luogo. A quel tempo le apparizioni avevano luogo prima della Santa Messa nella stanzetta attigua alla sacrestia. Durante la Santa Messa un pensiero di luce mi attraversò l’anima. «Qui», mi dissi, «appare la Madonna, quindi il cristianesimo è l’unica religione vera». Non dubitavo affatto, neppure prima, della fondatezza della mia fede. ma l’esperienza interiore della presenza della Madre di Dio durante l’apparizione aveva come rivestito di carne e di ossa le verità di fede nelle quali credevo, rendendole vive e splendenti di santità e bellezza.
Un’esperienza simile la vive la grande maggioranza dei pellegrini, i quali, dopo un viaggio spesso faticoso e pieno di disagi, giungono a Medjugorje senza trovare nulla che soddisfi i sensi materiali o aspettative di carattere sensazionale. Uno scettico potrebbe chiedersi che cosa potrebbero trovare delle persone che giungono in quello sperduto villaggio dall’ America, dall’Africa o dalle Filippine. In fondo non c’è che una parrocchia modesta ad aspettarli. Eppure vanno a casa trasformati e spesso ritornano a prezzo di grandi sacrifici, perché nel cuore si è fatta largo la certezza che Maria c’è per davvero, che si occupa di questo mondo e della vita di ognuno di noi con una tenerezza e un amore che non ha limiti.
Non c’è dubbio che il più importante e immediato messaggio che giunge al cuore di chi va a Medjugorje è che Maria è viva e che quindi la fede cristiana è vera. Qualcuno potrebbe obiettare che una fede che ha bisogno di segni è ancora fragile. Ma chi, in questo mondo incredulo, dove la cultura dominante disprezza la religione e dove, perfino all’in terno della Chiesa, non sono poche le anime stanche e assonnate, non ha bisogno di segni che rafforzino la fede e la sostengano nel cammino controcorrente?