Padre Paolino il frate che portò Padre Pio a San Giovanni Rotondo
Durante un periodo di malattia, Padre Pio era costretto a letto. Il suo Superiore, Padre Paolino gli faceva visita spesso e una sera gli disse di chiamare il suo Angelo Custode se avesse avuto bisogno di aiuto durante la notte. Padre Pio accettò la richiesta. Così andò a dormire. A mezzanotte, sentì violente scosse sul suo letto.
In uno stato di dormiveglia, pensò che l’Angelo Custode di Padre Pio lo stesse svegliando perché sveva bisogna di lui ma la stanchezza era troppa e ricadde in un sonno profondo. La mattina seguente, andò da Padre Pio e gli raccontò l’episodio, esprimendo rimorso per non essere andato da lui e chiedendogli di dire all’Angelo Custode di scuoterlo più forte la prossima volta.
La seconda notte, l’Angelo Custode tornò di nuovo e scosse violentemente il letto di Padre Paolino. Anche questa volta non riuscì a svegliarsi completamente e ricadde nuovamente nel sonno. Il mattino dopo, ancora più mortificato, si presentò da Padre Pio e gli disse che l’Angelo Custode non doveva essere gentile con lui, altrimenti non serviva a nulla che venisse a svegliarlo. Chiese allora di essere scosso ancora più forte la volta dopo.
L’angelo custode riesce a svegliare Padre Paolino
La terza notte, l’Angelo Custode tornò a svegliare Padre Paolino e finalmente lo fece in modo tale che egli fu costretto a saltare fuori dal letto e a raggiungere Padre Pio. Quando arrivò da lui, gli chiese cosa avesse bisogno. Padre Pio rispose che era completamente sudato e chiese aiuto per cambiarsi, poiché non era in grado di farlo da solo.
Finalmente, Padre Paolino poté aiutare Padre Pio e si sentì felice che questa volta la stanchezza non avesse prevalso sulla sua volontà di aiutarlo. Questa storia ci mostra l’empatia e la dedizione di Padre Paolino nei confronti del Santo, nonostante la sua stanchezza e il sonno profondo. Mostra anche la profonda umiltà di Padre Pio nel chiedere assistenza e il desiderio di Paolino di rispondere a tale richiesta.