Padre Pio e la confessione della Sig. Gaetana Caccippoli
Oggi vogliamo raccontarvi un episodio che viene estrapolato dalla testimonianza di Giuseppe Caccioppoli, riguardante Padre Pio, un uomo che ha segnato la vita di moltissime persone e che in migliaia venerano e adorano.
Era l’estate del 1965, per evitare la calca che quotidianamente si formava davanti al confessionale di Padre Pio, il guardiano Padre Agostino e il ministro Provinciale Padre Paolino da Casacalenda, introdussero un sistema di prenotazioni.
Uomini e donne erano registrati in due registri diversi e mentre per gli uomini l’attesa era di circa 2 o 3 settimane, per le donne era 2 o 3 mesi. Questo era l’unico modo per ristabilire l’ordine tra i fedeli e rendere possibile a tutti di conferire con il frate di Pietralcina.
La gente veniva ospitata in una pensione e la padrona consultava quotidianamente i registri per avvisare per telefono chi a distanza di 2 o 3 giorni avrebbe conferito con il santo. La persona chiamata si affrettava a raggiungere San Giovanni Rotondo per mettersi in fila in attesa di essere ricevuta.
Il figlio della donna del racconto, accompagnò sua madre, Gaetana Caccioppoli, per fare in modo che si prenotasse per la confessione. Prima di tornare a Castellamare di Stabbia, la loro città, si premunirono di avvisare la padrona della pensione di chiamare 2 o 3 giorni prima dell’appuntamento.
La donna così fece e poco dopo si ritrovarono di nuovo in viaggio verso San Giovanni Rotondo. Alle 5 del mattino si diressero in chiesa per sentire la messa e aspettare la fine per essere ricevuti. Le confessioni iniziarono e Gaetana decise di recarsi nella sacrestia della chiesa dove c’era un frate con il registro delle prenotazioni.
L’appuntamento sbagliato
Furono chiamate all’incirca 30 donne, ma la signora Gaetana fu rimandata al giorno seguente. Prima di andare via però, chiese al frate come mai non era stata chiamata. Il frate le rispose che il suo nome non c’era nel registro degli appuntamenti per quella giornata . Per appianare l’equivoco però decise di controllare anche le altre pagine e disse alla signora che il suo nome era atteso per la settimana successiva. La padrona della pensione aveva sbagliato a chiamarla.
La signora Caccioppoli delusa pregò il frate di confessarla lo stesso, ma se lo avesse fatto avrebbe creato dei precedenti, così dovette negarglielo. La donna insieme al figlio, continuando a piangere si recò in un posto vicino alla chiesa. Da lì continuò a guardare le altre donne confessarsi e andare via.
Ad un tratto però si alzò di scatto e puntando il dito verso la chiesa dov’era Padre Pio, gli intimò di mandargli il frate laico per confessarsi se era davvero lui Padre Pio. Neanche 3 minuti dopo, si avvicinò un frate con un libro in mano. Ripeteva il nome della Caccioppoli, dicendogli che era il suo turno e Padre Pio la aspettava.
La donna sentendosi colpevole non riusciva a camminare e fu praticamente trascinata all’interno. Padre Pio la attese con il sorriso delle labbra. Una volta uscita dal confessionale era un’altra persona, calma, sorridente e gioiosa.