Papa Francesco dopo l’operazione, quali sono le sue condizioni? Il bollettino
Papa Francesco ha trascorso la prima notte al Policlinico Gemelli dopo l’operazione chirurgica programmata per stenosi diverticolare del sigma a cui è stato sottoposto. Il decorso è tranquillo e il Papa, secondo quanto comunicato dalla Sala Stampa vaticana, “ha reagito bene all’intervento” condotto in anestesia generale ed eseguito dal professor Sergio Alfieri.
La Sala Stampa vaticana ha diffuso un bollettino dopo l’operazione chirurgica programmata per stenosi diverticolare del sigma a cui è stato sottoposto il Pontefice: “Il Santo Padre ha reagito bene all’intervento condotto in anestesia generale ed eseguito dal professor Sergio Alfieri, con l’assistenza del professor Luigi Sofo, del dottor Antonio Tortorelli e della dottoressa Roberta Menghi. L’anestesia è stata condotta dal professor Massimo Antonelli, dalla professoressa Liliana Sollazzi e dai dottori Roberto De Cicco e Maurizio Soave. Erano altresì presenti in sala operatoria, il professor Giovanni Battista Doglietto e il professor Roberto Bernabei”.
Il Papa ha a disposizione una cappellina, per le preghiere e le eventuali celebrazioni, nel piccolo ‘appartamento’ occupato da Papa Francesco al decimo piano del Policlinico Gemelli.
La stanza è la stessa dove fu ricoverato Giovanni Paolo II per sette volte, la prima il giorno in cui, il 13 maggio di 40 anni fa, fu vittima dell’attentato in Piazza San Pietro. Oltre allo spazio per il letto, il bagno, un televisore e qualche strumento per la pressione e gli altri parametri vitali, gli ambienti comprendono un altro spazio per un piccolo salottino con una poltrona letto, un altarino con un crocifisso e un tavolino. Il lungo corridoio di accesso è sotto il controllo della Polizia di Stato italiana, della Gendarmeria vaticana e della Sicurezza del Policlinico. La stanza del Papa ha grandi finestre che si affacciano sull’ingresso principale dell’ospedale.
Lo stesso Papa Wojtyla, per la sua ripetuta frequentazione, ribattezzò questi luoghi “il Vaticano n. 3”, dopo il Palazzo apostolico e la residenza di Castel Gandolfo.