Papa Francesco fa avanzare la causa dell’adolescente che è morto di cancro alle ossa

Il Vaticano ha annunciato sabato che Papa Francesco ha riconosciuto le virtù eroiche di un ragazzo italiano di 14 anni morto nel 1963.

Il papa avanzò la causa di Angiolino Bonetta, insieme ad altre quattro, dopo un incontro del 10 luglio con il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione per le cause dei santi.

Bonetta è nata il 18 settembre 1948 a Cigole, nel nord Italia. Un ragazzo vivace ma virtuoso, eccelleva a scuola e negli sport.

Quando un dolore si sviluppò nel suo ginocchio, lo attribuì alle sue attività atletiche. Ma quando ha iniziato a perdere peso, sua madre lo ha portato in ospedale, dove gli è stato diagnosticato un tumore osseo, a 12 anni. Ha subito la chemioterapia e gli è stata amputata una gamba.

Secondo un resoconto della sua vita in “Saints for the Sick”, un libro del 2010 di Joan Carroll Cruz, Bonetta è rimasta allegra e la sua accettazione della sua malattia ha ispirato conversioni. Quando una suora ha suggerito di offrire le sue sofferenze, ha risposto: “Ho già offerto tutto a Gesù per la conversione dei peccatori. Non sono spaventato; Gesù viene sempre ad aiutarmi. “

A una donna che esprimeva simpatia nel vederlo camminare dolorosamente con le stampelle, disse: “Ma non sai che ad ogni passo potrei salvare un’anima?”

Quando il cancro si metastatizzò, aumentando la sua agonia, si rivolse per consolazione alla Vergine Maria e ricevette l’Eucaristia ogni giorno. Si tenne stretto a un crocifisso e ad altri oggetti sacri, tra cui una reliquia di Santa Bernadette di Lourdes. Trascorse le sue notti pregando il rosario per altri pazienti che erano malati nella mente e nel corpo.

Una foto di questo periodo lo raffigura sdraiato nel letto, con i suoi genitori accanto a lui. La sua mano è estesa affettuosamente per accarezzare la guancia di sua madre.

“Saints for the Sick” riferisce che il giorno prima della sua morte, il 28 gennaio 1963, disse a sua madre: “Ho stretto un patto con la Madonna. Quando arriverà l’ora, verrà a prendermi. Le ho chiesto di permettermi di fare il mio purgatorio su questa terra, non nell’altro mondo. Quando morirò, volerò immediatamente in paradiso. ”

Al momento della sua morte, nelle prime ore, teneva in mano il suo crocifisso e la reliquia di Santa Bernadette, con la testa rivolta verso una statua di Maria.

La causa della santità di Bonetta si è aperta il 19 maggio 1998. La fase diocesana del processo si è conclusa il 6 maggio 2000. In seguito al decreto annunciato l’11 luglio, il titolo di Bonetta cambierà da “Servo di Dio” a “Venerabile”.

Papa Francesco ha anche autorizzato i decreti riguardanti altre quattro cause durante l’incontro con Becciu venerdì.

Riconobbe un miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Mariantonia Samà (1875-1953), una laica italiana meridionale che morì in seguito a una vita di grande sofferenza, tra cui 60 anni di confino nel suo letto. La mossa apre la strada alla sua beatificazione.

Riconobbe le virtù eroiche del Servo di Dio Eusebio Kino (1645-1711), un esploratore e cartografo gesuita italiano che morì in Messico dopo lunghi viaggi, tra cui l’attuale California e Arizona. Ha istituito 24 missioni e stazioni di visita e si è opposto ai lavori forzati nelle miniere d’argento imposte agli indigeni dagli spagnoli.

Il papa ha anche riconosciuto le virtù eroiche del Servo di Dio Mariano José de Ibargüengoitia y Zuloaga (1815-1888), un sacerdote spagnolo che ha cofondato l’Istituto dei Servi di Gesù e il Servo di Dio Maria Félix Torres (1907- 2001), fondatore della Compagnia del Salvatore