Pedofilia scambiavano video online di minori, 119 indagati e 3 arresti
Pedofilia, scambiavano video online: sono ritrovate più di 28 mila immagini ed 8 mila video contenenti abusi e violenze sessuali nei confronti di minori.
Al momento sono state indagate 119 persone, 3 sono state arrestate e 230 mila dispositivi informatici sono stati sottoposti a sequestro; gli agenti hanno sequestrato cellulari, tablet, hard disk, pen drive, computer, cloud, account email e profili social associati.
Perquisizioni di oggi che hanno interessato 16 regioni e 60 province. In particolare in Lombardia, Piemonte e Veneto, regioni nelle quali risiedono la metà degli indagati. I tre arrestati sono invece residenti nelle province di Imperia, Pistoia e Reggio Calabria. Nel corso delle perquisizioni gli agenti hanno sequestrato cellulari, tablet, hard disk, pen drive, computer, cloud, account email e profili social associati.
Pedofilia: scambiavano video online
E’ quanto ha scoperto la polizia in una operazione iniziata più di un anno fa dalla Polizia Postale di Reggio Calabria. Coordinata dalla Dda di Catanzaro. Una operazione che ha portato all’arresto di tre persone ed oltre cento perquisizione. Eseguite su tutto il territorio nazionale che hanno coinvolto pensionati, impiegati pubblici e privati, professionisti, studenti, disoccupati, militari e un appartenente alle forze di Polizia.
Pedofilia, svolta storica: papa Francesco abolisce il segreto pontificio
Una svolta storica. Con due documenti Francesco abolisce il segreto pontificio nei casi di violenza sessuale e di abuso sui minori commessi dai chierici, e decide, insieme, di cambiare la norma riguardante il delitto di pedopornografia facendo ricadere nella fattispecie dei “delicta graviora” – i delitti più gravi – la detenzione e la diffusione di immagini pornografiche che coinvolgano minori fino all’età di 18 anni.
La proposta: “Inserire il peccato di pedofilia nel Catechismo”
Una petizione rivolta al Papa per inserire il peccato di pedofilia nel Catechismo della Chiesa cattolica. E’ l’iniziativa, quanto mai forte e decisa, di don Mauro Leonardi, sacerdote della Opus Dei. La petizione, è anche visibile sul sito di don Mauro e in pochi giorni ha riscosso un buon successo. Ecco cosa dice don Mauro “Per un motivo abbastanza semplice. Intanto non so quale strumento vorrà adottare il Papa e se vorrà tenere presente la mia petizione, mi auguro di sì. La pedofilia è stata presa di petto con energia nella Chiesa da Benedetto XVI. Penso alle sue limpide azioni con alcuni Legionari di Cristo. Successivamente Papa Francesco ha seguito, con la medesima energia e rigore, la stessa linea di Papa Ratzinger. Mi sono rivolto al Santo Padre, dunque, perchè so con quale attenzione, quale cura, quale abnegazione segue e persegue il problema della pedofilia, che è molto serio”.
Reggio Calabria. Maxi operazione della Polizia Postale contro la pedopornografia: 119 indagati (video notizia)