PREPARAZIONE ALLA CONFESSIONE
Quando entri nel confessionale, il sacerdote ti accoglierâ cordialmente e ti saluterâ con gentilezza. Assieme farete il Segno della Croce dicendo « Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, Amen ». Il sacerdote può leggere un breve brano dalle Scritture. Comincia la tua Confessione dicendo « Beneditemi, Padre, perché ho peccato. Ho fatto la mia ultima con-nfessione… » (dire quando hai tatto la tua ultima Confessione) « e questi sono i miei peccati ». Manifesta i tuoi peccati al sacerdo-te in modo semplice ed onesto. Più sei semplice ed onesto, meglio è. Non scusarti. Non cercare di dissimulare o minimizzare quello che hai fatto. Soprattutto, pensa a Cristo crocifisso che mori per amore di te. Calpesta la tua super-bia e ammetti la tua colpa!
Ricordati, Dio vuole che tu confessi tutti i peccati mortali per nome e numero. Per esem-pio, «Ho commesso adulterio 3 volte e ho aiutato un’amica a pro-curarsi un aborto. » « Ho mancato alla Messa alla Domenica e quan-te volte. » « Ho sperperato al gioco la paga di una settimana. » Questo sacramento non è solo per il per-dono dei peccati mortali. Puoi confessare anche i peccati veniali. La Chiesa incoraggia la Confessione di devozione, cioè, la frequente Confessione dei peccati veniali come mezzo per perfezionarsi nell’amore di Dio e del prossimo.
Dopo aver confessato i tuoi peccati, ascolta il consiglio che ti offre il sacerdote. Puoi anche chie-dere il suo aiuto e consiglio spirituale. Poi lui ti darà una penitenza. Ti domanderà di pregare o digiunare o fare qualche opera di carità. Attraverso la penitenza tu incominci a fare ripara-zione per il male che i tuoi peccati han causato a te, ad altri e alla Chiesa. La penitenza imposta dal sacerdote ti fa ricordare che hai bisogno di essere unito a Cristo nelle Sue sofferenze per poter partecipare alla Sua Risurrezione.
Alla fine il sacerdote ti chiederà di esprimere con un Atto di Contrizione il dolore per i pecca-ti che hai confessato. E poi, esercitando il potere di Cristo, egli ti darà l’assoluzione cioè il perdono dei tuoi peccati. Mentre lui prega su di te, sappi con la certezza della fede che Dio ti sta perdonando tutti i tuoi pec-cati, risanandoti e preparandoti per il Banchetto del Regno dei Cieli! Il sacerdote ti congederà dicendo: « Rendi grazie al Signore perché Egli è buono ». Tu rispon-di: « La sua misericordia dura per sempre ». O lui ti può dire: « Il Signore ti ha liberato dai tuoi pec-cati. Va in pace », e tu rispondi: « Siano rese grazie a Dio ». Cerca di passare un po’ di tempo in pre-ghiera, ringraziando Dio per il suo perdono. Fa la penitenza che il sacerdote ti ha dato al più pre-sto possibile dopo aver ricevuto l’assoluzione. Se fai un buono e frequente uso di questo sacra-mento, tu avrai pace nel cuore, purezza di coscienza e una profonda unione con Cristo. La grazia conferita da questo sacramento ti darà maggior forza per superare il peccato e ti aiuterà a diventare simile a Gesù, nostro Signore. Ti renderà un discepolo più forte e più impegnato della Sua Chiesa!
Gesù Cristo venne nel mondo per salva-re tutti i popoli dal potere di Satana, dal peccato, dalle conseguenze del peccato, dalla morte. Lo scopo del suo ministero fu la nostra riconciliazione con il Padre. In modo spe-ciale, la sua morte sulla croce portò la possibilità di perdono, pace e riconciliazione per tutti.
Scenario ed origine – La sera della sua risurrezione dai morti, Gesù apparve agli Apostoli e diede loro il potere di per-donare tutti i peccati. Alitando su di loro, disse: « Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i pec-cati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi » (Gv. 20; 22-23). Attraverso il Sacramento degli Ordini Sacri, i vescovi e i sacerdoti della Chiesa ricevono da Cristo stesso il potere di perdonare i peccati. Questo pote-re è esercitato nel Sacramento della Riconciliazione, conosciuto anche come il Sacramento della Penitenza o semplicemente come « Confessione ». Attraverso questo Sacramento, Cristo perdona i peccati che i credenti della sua Chiesa commettono dopo il battesimo.
Pentimento per i peccati – Per ricevere degnamente il sacramento della Riconciliazione, il penitente (il peccatore/pecca-trice) deve avere dolore dei suoi peccati. Il dolo-re dei peccati si hiama contrizione. Contrizione imperfetta è dolore dei peccati motivata dal timore del fuoco dell’inferno o dalla bruttezza dello stesso peccato. Contrizione perfetta è dolore del peccato motivata dall’amore di Dio.
La contrizione, perfetta o imperfetta, deve includere il fermo proposito di emendamento, cioè, la solida risoluzione di evitare il peccato commesso e anche le persone, i luoghi e le cose che ti stimolarono a peccare. Senza questo penti-mento, la contrizione non è sincera e la tua Confessione non ha significato.
Ogni volta che pecchi, devi chiedere a Dio il dono della contrizione perfetta. Spesso Dio dà questo dono quando un Cristiano pensa all’ago-nia di Gesù sulla croce e comprende che i suoi peccati sono la causa di quella sofferenza.
Lànciati nelle braccia della misericordia del tuo Salvatore crocifisso e risolvi di confessare i tuoi peccati al più presto possibile.
Esame di coscienza – Quando vai in chiesa a confessare i tuoi pecca-ti, devi innanzitutto esaminare la tua coscienza. Passa in rassegna la tua vita per vedere come hai offeso il buon Dio dopo la tua ultima Confessione. La Chiesa insegna che tutti i pecca-ti mortali commessi dopo il Battesimo devono essere confessati a un sacerdote per essere perdo-nati. Questo «precetto» o legge è di Istituzione Divina. Detto semplicemente, questo significa che la Confessione dei peccati gravi a un sacerdo-te fa parte del piano di Dio e quindi deve essere sostenuto ed eseguito nella vita della Chiesa.
Peccati mortali e veniali – Il peccato mortale è una violazione diretta, consapevole e libera di uno dei Dieci Comandamenti in materia grave. Il peccato mor-tale, noto anche come grave, distrugge la vita della grazia nella tua anima. La grazia di Dio comincia a riportare il peccatore a Dio attraverso il dolore del peccato; è ricondotto alla vita. quan-do confessa i suoi peccati a un sacerdote e riceve l’Assoluzione (il perdono). La Chiesa raccoman-da ai Cattolici di confessare i loro peccati veniali che sono violazioni della legge di Dio che non tagliano la relazione con lui o non distruggono la vita della grazia nell’anìma.
Ciò che segue è un esame di coscienza per aiu-tarti nella preparazione alla Confessione. Nel caso che non sapessi se i tuoi peccati siano «mortali» o «veniali», il confessore (il sacerdote cui confessi i tuoi peccati) ti aiuterà a capirne la differenza. Non essser timido: chiedi la sua assi-stenza. Fagli delle domande. La Chiesa vuole offrirti il modo più facile per fare una franca ed onesta Confessione di tutti i tuoi peccati. Generalmente le parrocchie hanno un orario per le Confessioni ogni settimana, spesso al sabato. Puoi anche telefonare al tuo parroco e fare un appuntamento per la Confessione.
1. Io sono il Signore Dio tuo. Non avrai altro Dio fuori di me.
Cerco di amare Dio con tutto il mio cuore e tutta la mia anima? Dio occupa veramente il primo posto nella mia vita?
Ho praticato atti di spiritismo o supersti-zione, chiromanzia?
Ho ricevuto la Santa Comunione in stato di peccato mortale?
Ho mai mentito in Confessione o delibera-tamente omesso di confessare un peccato mortale?
Prego regolarmente?
2.Non nominare il nome del Signore Dio tuo invano.
Ho offeso il santo nome di Dio, pronun-ciandolo inutilmente o in modo irriverente?
Ho mentito sotto giuramento?
3. Ricordati di santificare il Giorno del Signore.
Ho mancato di proposito alla Santa Messa alla domenica o nelle Sante Feste di Precetto?
Cerco di rispettare la domenica come gior-no di riposo, santo per il Signore?
4. Onora il padre e la madre.
Onoro e obbedisco i miei genitori? Li aiuto nella loro vecchiaia?
Ho mancato di rispetto verso i genitori o superiori?
Ho trascurato le mie responsabilitâ fami-liari verso consorte, figli o genitori?
5. Non uccidere.
Ho ucciso o fisicamente danneggiato qualcuno o tentato di farlo?
Ho avuto un aborto o usato contraccetti-vi causando aborto? Ho incoraggiato qual-cuno ad agire in questo modo?
Ho abusato di droghe o alcool?
Ho sterilizzato me stesso in qualsiasi modo o incoraggiato qualcuno a farlo?
Ho approvato o partecipato nell’eutana-sia o « omicidio di misericordia »?
Ho conservato odio, ira o rancore nel mio cuore verso gli altri? Ho maledetto qualcuno?
Ho dato scandalo con i miei peccati indu-cendo così altri a peccare?
6. Non commettere adulterio.
Sono stato infedele ai miei voti matrimo-niali in azioni o pensieri?
Ho usato qualsiasi forma di contraccezione ?
Mi son dato ad attività sessuali prima o fuori del matrimonio, con persone del sesso opposto e dello stesso sesso?
Mi sono masturbato?
Mi son compiaciuto in materiale pornogra-fico?
Sono puro in pensieri, parole ed azioni?
Sono modesto nel vestire?
Sono coinvolto in relazioni improprie?
7. Non rubare.
Ho preso cose che non sono mie o aiutato altri a rubare?
Sono onesto come impiegato o datore di lavoro?
Gioco eccessivamente d’azzardo privando così la famiglia del necessario?
Cerco di condividere ciò che ho con i pove-ri e i bisognosi?
8. Non dire falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Ho detto bugie, ho fatto del pettegolezzo o della maldicenza?
Ho rovinato il buon nome di qualche persona?
Ho divulgato informazioni che dovrebbero essere confidenziali?
Sono sincero nel trattare con gli altri o sono « a due facce »?
9. Non desiderare la donna d’altri.
Sono invidioso del consorte o della consor-te o della famiglia di un’altra persona?
Mi sono soffermato su pensieri impuri?
Cerco di controllare la mia immaginazione?
Sono imprudente e irresponsabile nelle rivi-ste che leggo, nei film o in ciò che guardo alla TV, su siti internet, nei luoghi che frequento?
10. Non desiderare la roba d’altri.
Covo sentimenti d’invidia per i beni degli altri?
Conservo astio e rancore a causa del mio stato di vita?