Ragazza muore per difendersi da uno stupro: beatificata da Papa Francesco.
La storia che vi racconteremo oggi parla di una ragazza di 20 anni Isabel Cristina Mrad Campos e della sua tragica fine.
Nata nel 1962 a Barcellona, Cristina si trasferisce a Juiz de Fora per studiare medicina. Cristina proviene da una famiglia umile ma molto cattolica. Il suo motto è sempre stato” sorridi Gesù ti ama“. La ragazza trascorre le sue giornate dedicandosi al volontariato e a pregare presso il Monastero della Visitazione.
In questa nuova città Cris condivide l’appartamento con delle compagne di studio in attesa dell’arrivo del fratello che la porterà a vivere con se. La ragazza frequenta un suo coetaneo, ma il rapporto è casto e concepito sempre con il reciproco rispetto.
Durante il periodo di ristrutturazione della casa, Cristina riceve delle spiacevoli avances da parte di un operaio che si occupava di montare i nuovi mobili nell’abitazione. L’uomo si rivolgeva a Cristina con frasi sgradevoli e volgari, mettendola in difficoltà. Cristina ha sempre respinto con decisione e scoraggiato questi atteggiamenti da parte dell’uomo.
Ma purtroppo 2 giorni dopo, quando l’uomo si ripresenta, sentendosi di nuovo rifiutato, lega e picchia selvaggiamente la ragazza.
La triste morte di Cristina
Per far si che il vicinato non si accorga dei rumori, l’uomo alza al massimo il volume della tv e dello stereo. Le sue intenzioni erano quelle di violentare la ragazza, che nel frattempo sgrana il Rosario tra le mani e inizia a pregare. Quelli sono stati gli ultimi momenti di vita di Cristina, colpita a morte da 15 coltellate.
Maurilio Almeida Oliviera, questo è il nome del colpevole dell’omicidio di Cristina, venne condannato a 19 anni di carcere ma proclamandosi sempre innocente, riuscì a fuggire e da allora non se ne seppe più nulla.
Isabel Cristina Mrad Campos è stata riconosciuta come martire nel 2020, quando Papa Francesco ha autorizzato il decreto. La giovane brasiliana è stata beatificata sabato 10 Dicembre 2022, in qualità di Vergine e martire. Quaranta anni prima, l’autopsia aveva confermato che Cristina non perse mai la sua verginità.
Attualmente le spoglie della nuova beata, riposano nella chiesa di Nostra Signora della Pietà a Barbacena.