Rifletti, oggi, su ciò che ti chiama più forte

“Sono il buon pastore. Un buon pastore offre la vita per le pecore. Un uomo assunto, che non è un pastore e le cui pecore non sono le sue, vede arrivare un lupo e lascia le pecore e scappa, e il lupo le cattura e le disperde. Questo perché lavora a pagamento e non ha preoccupazioni per le pecore. ” Giovanni 10: 11-13

Con cosa hai più familiarità nella vita? Quale voce o voci risuona nella tua mente per la maggior parte del tempo? Ci sono molte influenze che riceviamo regolarmente. Alcuni sono buoni e alcuni non sono così buoni. Spesso possiamo convincerci a credere che le molte “voci” o influenze che incontriamo quotidianamente non ci influenzano. Siamo spinti dalla voce dei media, dalla cultura pop, dall’amore per il denaro, dal desiderio di riconoscimento e molto altro ancora. Queste sono potenti influenze e, che vogliamo crederci o no, ci influenzano.

Il Vangelo di cui sopra ci dà un’idea di questa lotta interna in quanto contrasta la voce del Pastore con la voce di uno sconosciuto. Le pecore vengono insegnate e condizionate facilmente. Imparano la voce del loro pastore perché era pratica comune per i pastori parlare regolarmente con le loro pecore. Una volta che le pecore si sono abituate alla voce del pastore, si giravano e lo seguivano quando chiamava.

Quindi è con noi. Seguiremo la voce di ciò che ci è più familiare. Qualunque cosa ci immergiamo in ogni giorno, crescerà su di noi e ci attirerà, anche inconsapevolmente, a seguire.

Questo pone la domanda: “Con cosa hai più familiarità?” Idealmente, trascorriamo abbastanza tempo nella Parola di Dio, imparando la sua lingua, tono e voce. Idealmente, dedichiamo una parte della nostra giornata, ogni giorno, alla contemplazione silenziosa di Dio. Mentre lo facciamo, prendiamo l’abitudine di ascoltarlo parlare e ci sentiamo a nostro agio e confortati dalla sua voce.

Una volta che questa abitudine è stata stabilita in noi, sarà molto più facile andare avanti nella nostra intensa giornata ascoltando Dio ogni volta che sceglie di parlare. Riconosceremo immediatamente che è Lui e lo seguiremo.

Rifletti, oggi, su ciò che ti chiama più forte. Non lasciare che le molte altre voci nel nostro mondo coprano la voce di Dio. Preparati invece ai momenti in cui sceglie di parlare. E quando parla, lascia che quella voce attiri la tua attenzione in modo da poter seguire.

Signore, aiutami a conoscere e ad amare la tua voce gentile durante la mia vita quotidiana. Possa quella voce sopraffare tutti gli altri che competono per la mia attenzione. Ti scelgo, caro Signore, come mio unico Pastore e guida. Gesù io credo in te.