Rifletti, oggi, sull’ardente desiderio nel cuore del nostro Signore di attirarti all’adorazione
Quando i farisei con alcuni scribi venuti da Gerusalemme si radunarono intorno a Gesù, notarono che alcuni dei suoi discepoli mangiavano i loro pasti con mani impure, cioè non lavate. Marco 7: 6–8
Sembra abbastanza chiaro che la fama istantanea di Gesù portò questi capi religiosi alla gelosia e all’invidia, e volevano trovare da ridire in Lui. Di conseguenza, osservarono attentamente Gesù ei Suoi discepoli e notarono che i discepoli di Gesù non stavano seguendo le tradizioni degli anziani. Così i dirigenti iniziarono a interrogare Gesù su questo fatto. La risposta di Gesù fu una dura critica nei loro confronti. Citò il profeta Isaia che disse: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma i loro cuori sono lontani da me; invano mi adorano, insegnando come dottrine precetti umani “.
Gesù li criticò duramente perché ai loro cuori mancava la vera adorazione. Le varie tradizioni degli anziani non erano necessariamente cattive, come il lavaggio cerimoniale accurato delle mani prima di mangiare. Ma queste tradizioni erano vuote se non fossero motivate da una fede profonda e dall’amore per Dio. La sequela esteriore delle tradizioni umane non era veramente un atto di adorazione divina, ed è quello che Gesù voleva per loro. Voleva che i loro cuori fossero infiammati dall’amore di Dio e dalla vera adorazione divina.
Ciò che il nostro Signore vuole da ciascuno di noi è l’adorazione. Adorazione pura, sincera e sincera. Vuole che amiamo Dio con una profonda devozione interiore. Vuole che preghiamo, Lo ascoltiamo e che serviamo la Sua santa volontà con tutti i poteri della nostra anima. E questo è possibile solo quando ci impegniamo in un’adorazione autentica.
In quanto cattolici, la nostra vita di preghiera e adorazione è fondata sulla santa liturgia. La liturgia incorpora molte tradizioni e pratiche che riflettono la nostra fede e diventano un veicolo della grazia di Dio. E sebbene la stessa Liturgia sia molto diversa dalla mera “tradizione degli anziani” che Gesù criticava, è utile ricordare a noi stessi che le tante liturgie della nostra Chiesa devono passare dalle azioni esterne al culto interiore. Fare i movimenti da solo è inutile. Dobbiamo permettere a Dio di agire su di noi e dentro di noi mentre ci impegniamo nella celebrazione esterna dei Sacramenti.
Rifletti, oggi, sull’ardente desiderio nel cuore del nostro Signore di attirarti all’adorazione. Rifletti su come ti lasci coinvolgere in questo culto ogni volta che assisti alla santa Messa. Cerca di rendere la tua partecipazione non solo esteriore ma, prima di tutto, interiore. In questo modo ti assicurerai che il rimprovero del nostro Signore sugli scribi e sui farisei non ricada anche su di te.
Mio divino Signore, Tu e solo Tu sei degno di ogni adorazione, adorazione e lode. Tu e solo tu meriti l’adorazione che Ti offro dal profondo del mio cuore. Aiuta me e tutta la Tua Chiesa a interiorizzare sempre i nostri atti di adorazione esteriori per darti la gloria che è dovuta al Tuo santo nome. Gesù io credo in te.