San Giovanni Paolo II ci spiega come aprire il cuore a Cristo
Oggi vi racconteremo la storia di San giovanni Paolo II, un grande esempio di fede e carità. Karol Józef Wojtyła è nato a Wadowice, in Polonia, il 18 maggio 1920. È il terzo figlio di Karol Wojtyła senior, sottufficiale dell’esercito, e di Emilia Kaczorowska, entrambi molto religiosi.
Si racconta che il giorno della sua nascita, essendo maggio, i fedeli cantavano canti in onore di Maria per il mese mariano. Suo madre chiese che il neonato fosse avvicinato alla finestra in modo da poter ascoltare quei canti per la Madonna celeste tra le prime cose che udì.
La vita di Giovanni Paolo II
La madre di Karol morì quando lui aveva soltanto 8 anni e solo pochi anni dopo perse anche il fratello maggiore, Edmund a causa della scarlattina. Nel 1938 Karol si iscrisse all’Università Jagellonica di Cracovia. Poco dopo, nel 1941 ,anche il padre morì e lui rimase solo al mondo a soli 21 anni.
Nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale mentre lavorava nelle cave sentì la vocazione al sacerdozio. Frequentò il seminario clandestino mantenne la sua passione per il teatro.
Il 1 novembre 1946 fu ordinato sacerdote e approfondì gli studi di teologia a Roma, dove scrisse una tesi di dottorato che evidenziava la natura personale dell’incontro dell’uomo con Dio. Nel 1958, a 38 anni, divenne vescovo ausiliare di Cracovia e nel 1964 arcivescovo. Tre anni dopo fu nominato cardinale.
Partecipò ai due conclavi del 1978 e al secondo fu eletto Papa il 16 ottobre. Il suo pontificato fu innovativo e fece emergere una forza travolgente. Già nel suo primo discorso durante la messa la sua energia si poteva avvertire nell’aria ed era qualcosa di molto coinvolgente.
La frase che lo ha sempre contraddistinto incitava gli uomini a non avere paura e a spalancare le porte a Cristo, perchè Lui solo sa cosa c’è dentro ognuno di noi. Il suo invito all’uomo è quello di scoprire la paternità di Dio e sotto il materno amore di Maria ad affidarsi totalmente.
Fin dal suo primo incontro con la folla a Roma, colpì e coinvolse con le sue straordinarie doti umane. Durante il suo pontificato, fece più viaggi apostolici di qualsiasi altro papa, compiendo 104 viaggi e 148 visite pastorali in Italia.
Soffrì di varie malattie, tra cui un tumore benigno al colon, lo slogamento di una spalla, la rottura del femore e infine il morbo di Parkinson che peggiorò con il tempo. Morì il 2 aprile 2005, di sabato, il giorno di Maria, alle 21.37. Al suo funerale, la folla in piazza San Pietro acclamò “Santo Subito”. È stato beatificato nel 2011 e canonizzato il 27 aprile 2014.