Sant’Arnolfo di Soissons: il Santo della birra
Sapevate che esiste un santo protettore della birra? Ebbene si, Sant’Arnolfo di Soissons grazie alle sue conoscenze salvò molte vite.
Sant’Arnolfo nacque nel Brabante, una regione storica situata tra Paesi Bassi e Belgio nel 1040. All’inizio fu un soldato dell’esercito di Roberto ed Enrico I di Francia. Dopo la leva passo tre anni come un eremita nel monastero benedettino di San Medardo a Soissons. Dopo qualche anno come abate di Soissons, nel 1081 cercò di rifiutare, senza riuscirci la carica di Vescovo.
Nomina che gli fu data dal Clero e dalla popolazione. L’occasione di uscire dalla scena pubblica gli capitò qualche anno più tardi, quando il trono vescovile gli venne sottratto. Decise quindi di ritirarsi senza combattere. Si trasferì a Oudenburg dove fondò l’abbazia di San Pietro.
Sant’arnolfo di Soissons e la sua intuizione sulla birra per salvare le persone
Proprio a Oudenburg incominciò a produrre birra. Può sembrare una battuta ma è proprio per questo motivo che fu santificato. Una delle piaghe più terribili di quell’epoca era la peste. Egli scoprì che questa malattia infettiva mortale, si diffondeva con l’acqua. Iniziò ad invitare le persone a bere birra poiché la gradazione alcolica impediva ai microrganismi di riprodursi. Sosteneva anche che la birra impediva alla peste di diffondersi visto che l’acqua veniva bollita. Sant’Arnolfo morì nel 1087 nella sua abbazia di Oudensburg.
Più di trent’anni dopo in un concilio guidato dal vescovo di Noyon-Tourna furono presi in esame e approvati i miracoli avvenuti presso la sua tomba. Le reliquie si trovano attualmente nell’abbazia e la sua celebrazione avviene il 14 agosto. La sua immagine è raffigurata con in mano una pala per mescolare la birra in abiti vescovili oppure con una bottiglia di birra ai suoi piedi e con una chiesa in mano. Oggi sant’Arnolfo di Soissons è il Santo patrono dei produttori di birra