“Se adorare Gesù è un crimine, allora lo farò ogni giorno”
Secondo International Christian Concern, l’associazione internazionale che si occupa dei diritti umani dei cristiani e delle minoranze religiose, le autorità del Chhattisgarh, in India, stanno costringendo i Cristiani a convertirsi all’induismo con multe e sottoponendoli a umiliazione pubblica.
Nel villaggio di Junwani, ad esempio, le funzioni religiose che si sono svolte nella scorsa Pasqua sono state dichiarate illegali e coloro che hanno assistito sono stati condannati a pagare una multa di circa 278 euro, un importo equivalente a quattro o cinque mesi di stipendio in quella Regione.
La situazione potrebbe peggiorare, secondo un pastore locale. Alcuni credenti hanno apertamente sfidato le autorità e contestato le ammende.
“Quali crimini ho commesso perché io debba pagare una multa? Non ho rubato nulla, non ho contaminato nessuna donna, non ho causato litigi, figuriamoci uccidere qualcuno”, ha detto agli anziani del villaggio Kanesh Singh, un uomo di 55 anni. E ancora: “Se qualcuno pensa che andare in chiesa e adorare Gesù sia un crimine, commetterò questo crimine ogni giorno”.
Somari Komra, 40 anni, un altro abitante di un villaggio, ha raccontato che, prima di andare in chiesa, soffriva di “malattie fisiche e disturbi mentali” e Gesù lo ha guarito. Ha aggiunto che non avrebbe smesso di frequentare le funzioni religiose.
Shivaram Tekam, poi, è stato costretto a donare “due polli, una bottiglia di vino e 551 rupie” per avere partecipato al culto della domenica di Pasqua.
Tanti credenti, però, hanno scelto di praticare la loroo fede in segreto: “Possono impedirmi di andare in chiesa, ma non possono togliermi Gesù dal cuore. Troverò un modo per andare in chiesa in segreto”, ha detto Shivaram Tekam.
Secondo un rapporto dell’Evangelical Fellowship of India, nel 2016 c’è stata più persecuzione nei confronti dei Cristiani nel Paese rispetto al 2014 e al 2015 messi insieme. Inoltre, oggi, in India, c’è un attacco ai cristiani ogni 40 ore.