“Se vi vediamo, vi tagliamo la testa”, talebani minacciano i Cristiani in Afghanistan
Tredici cristiani afgani si nascondono in una casa a Kabul. Uno di loro ha potuto raccontare le minacce dei talebani.
Le forze statunitensi hanno lasciato la capitale dell’Afghanistan pochi giorni fa dopo 20 anni di presenza nel Paese e la partenza di oltre 114mila persone nelle ultime due settimane. I talebani hanno festeggiato a colpi di arma da fuoco la partenza degli ultimi soldati. Il loro portavoce Qari Yusuf ha dichiarato: “Il nostro Paese ha ottenuto la completa indipendenza”.
Un cristiano rimasto indietro, nascosto in una casa con altri 12 cristiani afgani, ha testimoniato a CBN News quale sia la situazione. Senza un passaporto o un permesso di uscita rilasciato dal governo degli Stati Uniti, nessuno di loro è stato in grado di fuggire dal Paese.
Quello che CBN News chiama Jaiuddin, mantenendo l’anonimato per motivi di sicurezza, è stato individuato dai talebani. Dice di ricevere messaggi minacciosi ogni giorno.
“Ogni giorno ricevo una telefonata, da un numero privato, e la persona, un soldato talebano, mi avverte che se mi vede mi decapita“.
Di notte, nella loro casa, i 13 cristiani a turno fanno la guardia e pregano, pronti a dare l’allarme se i talebani bussano alla porta.
Jaiuddin dice che non ha paura di morire. Prega che “il Signore ponga i suoi angeli” intorno alla loro casa.
“Preghiamo gli uni per gli altri che il Signore metta i suoi angeli intorno alla nostra casa per la nostra protezione e sicurezza. Preghiamo anche per la pace per tutti nel nostro Paese”.