Settimana Santa: meditazione della Domenica delle palme
Quando furono vicini a Gerusalemme, verso
Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi,
Gesù mandò due dei suoi discepoli e disse loro:
«Andate nel villaggio di fronte a voi e subito,
entrando in esso, troverete un puledro legato, sul
quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e
portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: “Perché fate
questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno,
ma lo rimanderà qui subito”».
Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla
strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate
questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li
lasciarono fare. Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro
mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla
strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano
e quelli che seguivano, gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel
nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Osanna nel più alto dei cieli!».
Dal Vangelo di Marco
Tu sei amato, e lo sei in maniera incondizionata e totale. L’amore
limitato e incompleto dei tuoi genitori, dei tuoi amici, dei tuoi insegnanti, della
tua innamorata/o e della tua famiglia o comunità, è semplicemente un riflesso
di quell’amore illimitato che ti è già stato donato. E’ un riflesso limitato di un
amore illimitato. E’ una realtà parziale che dà visibilità di qualcosa che è stato
donato in maniera ‘imparziale’. Tu non sei assolutamente quello che il mondo
fa di te e vuole che tu sia. Tu sei stato creato per amore e a te è stato offerto
un amore incondizionato. Questo è quello che tu sei: un prediletto, uno che ha
amore da condividere.
La voce che Gesù udì immediatamente dopo il suo battesimo fu
un’affermazione prodigiosa e incredibile da parte di Dio: “Tu sei il Figlio mio
prediletto, nel quale mi sono compiaciuto” (cfr. Mt 3,17).
Questa voce rese Gesù capace di andare nel mondo, di vivere nella verità e
anche di soffrire. Egli conosceva la verità, la affermava e andava nel mondo.
Tanta gente rovinò la propria vita rifiutandolo e offendendolo, sputandogli
addosso e infine uccidendolo sulla croce, ma egli non perse mai la verità. Gesù
visse la sua gioia e il suo dolore sotto la benedizione del Padre. Non perse mai
la sua verità. Dio lo amava in maniera incondizionata e nessuno potè togliergli
questo amore.