Talebani uccidono una donna perché non indossava il burqa
La repressione in Afghanistan da parte dei talebani sta raggiungendo livelli molto alti: una donna è stata uccisa per non aver indossato un capo di abbigliamento essenziale per la cultura islamica.
Fox News, emittente statunitense, ha precisato che la vittima, che si trovava a Taloqan, nella provincia di Takhar, è stata uccisa dai talebani afghani perché non indossava il burqa, il velo che copre completamente il capo.
Immediatamente, la foto della donna distesa in un’enorme pozza di sangue è diventata virale sui social network per l’orribile scena che rappresentava, con i parenti intorno a lei.
Non si sa ancora esattamente quale data sia la foto della donna: lo stesso gruppo terroristico è stato visto per le strade di Kabul mentre apriva il fuoco su attivisti e persone che lavoravano per il governo precedente.
Uno dei leader del gruppo, chiamato Zabihullah Mujahid, ha affermato che la vittoria dei talebani è “l’orgoglio per l’intera nazione”, e che per questo la sharia in Afghanistan sarà imposta molto più velocemente.
Allo stesso modo, i talebani affermano che i diritti delle donne saranno tutelati ma sotto l’egita della sharia, la legge islamica che pone infiniti divieti che le costringono a vivere in condizioni di schiavitù.
Nnonostante queste vane promesse, però, le organizzazioni femminili di spicco in Afghanistan sono già nel mirino dei talebani.
Ne è una prova il modo in cui i talebani hanno aggredito donne e bambini con bastoni e fruste all’interno dell’aeroporto di Kabul, nel tentativo di lasciare il Paese; una delle immagini mostra un uomo che trasporta un bambino insanguinato mentre un altro piange davanti alla telecamera.
Un afghano ed ex appaltatore del Dipartimento di Stato ha rivelato, sempre a Fox News, che i combattenti stanno ancora attuando violenze nei confronti delle donne.
Ha detto che i combattenti talebani hanno istituito posti di blocco in tutta Kabul e stanno picchiando i civili che cercano di raggiungere l’aeroporto per sfuggire al dominio dei militanti: «C’erano bambini, donne, neonati e anziani che riuscivano a malapena a camminare. Loro sono in una situazione molto, molto brutta. C’erano circa 10mila persone e stavano correndo verso l’aeroporto e i talebani li picchiavano».