“Ucciditi non mancherai a nessuno” le parole di una chat contro una ragazzina di terza media
Oggi vogliamo toccare di una piaga sociale, che riguarda molti giovani: il bullismo. Il bullismo è un fenomeno diffuso nelle scuole che riguarda la violenza e l’intimidazione nei confronti di un singolo studente o di un gruppo di studenti da parte di un altro studente o di un gruppo di studenti più forti o popolari.
Questa è la storia di una ragazzina di terza media, costretta a subire insulti e maltrattamenti dai compagni di scuola che a tal proposito avevano istituito una chat segreta. Questo è quanto accaduto ad Anna, che ha subito atti di Cyberbullismo in una scuola di Latina.
La storia di Cyberbullismo subita da Anna
Tutto ha origine quando Anna, come comunemente accade in ogni classe, bisticcia con i compagni i quali, invece di replicare e comunicare, creano una chat segreta. In questa chat, si sfogano intimidendo e umiliando la ragazza, con frasi terribili come “ucciditi, non mancherai a nessuno“. Quando questo gioco spietato è iniziato, alcuni dei suoi compagni, consapevoli dell’obiettivo, si sono tolti dalla chat.
Intanto passavano i giorni e le intimidazioni e le umiliazioni continuavano, tra insulti, messaggi privati o pubblicazioni sui social. Per isolarla totalmente, erano arrivati a spargere la voce che Anna fosse affetta da Ebola. Non paghi di tanto squallore, hanno cominciato a deriderla anche lungo i corridoi della scuola, imitando i suoi gesti e deprimendola psicologicamente.
La ragazza ha cercato di cambiare i comportamenti, con l’intento di evitarli. Entrava in ritardo a scuola, non usciva per la ricreazione, aspettava che la classe si svuotasse al suono della campanella di fine lezione, ma nulla riusciva ad evitarle insulti e crudeltà.
Quando Anna, non riuscendo più a sopportare la sofferenza racconta tutto alla madre, questa si reca immediatamente a sporgere denuncia alla Polizia Postale, che apre un’indagine per stalking e istigazione al suicidio. Per il momento sono scattati gli accertamenti per 15 minorenni.
Sul caso sta indagando la Procura dei Minori ed è coinvolto anche il Centro Antiviolenza minorile di Latina, che affronterà quanto accaduto con i ragazzi colpevoli di aver inflitto alla loro compagna umiliazioni e crudeltà.