Un altro miracolo di Padre Pio : ha visitato un uomo in prigione
Un altro miracolo di Padre Pio: un nuovo racconto riguardo al dono della bilocazione del santo. La santità del sacerdote cappuccino Francesco Forgione. Nato a Pietrelcina, in Italia, nell’anno 1885, è stata una devota certezza per molti fedeli. Ancor prima dei “doni” che la storia e le testimonianze gli attribuiscono: stimmate, bilocazione (essere in due luoghi contemporaneamente).
La capacità di leggere le coscienze mentre si ascoltavano le confessioni e di intercedere in preghiera affinché Dio guarisse le persone – erano conoscenze comuni. San Giovanni Paolo II lo ha canonizzato ufficialmente il 16 giugno 2002. Come San Pio da Pietrelcina, la cui festa è celebrata dalla Chiesa il 23 settembre.
Il testimone che ha intervistato lo stesso Padre Pio
Andrea Tornielli racconta che il libro contiene la storia di Angelo Battisti. Direttore della Casa Alivio del Sufrimiento e dattilografo per la Segreteria di Stato vaticana. Battisti è stato uno dei testimoni nel processo di beatificazione del santo frate.
Un altro miracolo di Padre Pio: Il cardinale József Mindszenty, arcivescovo di Esztergom. Principe primate d’Ungheria, fu imprigionato dalle autorità comuniste nel dicembre del 1948 e condannato all’ergastolo l’anno successivo.
Fu accusato ingiustamente di aver cospirato contro il governo socialista. Rimase in prigione per otto anni, poi agli arresti domiciliari, fino alla liberazione durante la rivolta popolare del 1956. Si rifugiò presso l’Ambasciata degli Stati Uniti a Budapest fino al 1973. Anno in cui Paolo VI lo costrinse a partire e a rinunciare. la sua arcidiocesi.
In quegli anni di prigione, Padre Pio apparve nella cella del cardinale per bilocazione.
“Mentre si trovava a San Giovanni Rotondo. Il Cappuccino che portava le stimmate andò a portare al Cardinale pane e vino. Destinati a essere trasformati nel corpo e nel sangue di Cristo …”
Testimonianza sul Santo del Gargano
“Le stimmate confermerebbero la santità di Padre Pio e la sua unione con la Croce di Cristo come anima vittima per il bene del mondo. I segni sanguinolenti e terribilmente dolorosi delle ferite della Passione del Signore sulle sue mani, sui piedi e sul costato rivelano un esempio dell’unione più sublime tra un uomo e il suo Salvatore. Come San Francesco prima di lui, Padre Pio fu favorito con le stimmate perché aveva sommerso il suo io individuale in Cristo, in modo da diventare veramente un alter Christus , cioè “un altro Cristo”. Padre Pio portò le stimmate per 50 anni, fino alla sua morte il 23 settembre 1968. Le sue stimmate erano state ampiamente testimoniate; anche uno dei medici inviati ad esaminare il Padre dalla Santa Sede, Amico Nignami, che era un ateo schietto, finì per riconoscere le sue stimmate come autentiche e un dono di Dio”.