#unpastoalgiorno. La testimonianza di Marco e della comunità Giovanni XXIII
Un Pasto al Giorno non è solo l’evento di piazza, è l’opportunità di arricchire il proprio spirito grazie a momenti di condivisone ed incontro. È proprio per questo che vogliamo riportarvi questa testimonianza che ci è arrivata dopo l’evento.
Ecco il racconto di Marco:
“Camminavo come sempre di fretta, con la testa immersa in quelli che spesso considero problemi così insormontabili, e quasi non mi accorgevo che stavo inciampando nei piedi di una signora seduta a terra sul marciapiede che stava facendo il manghel, l’elemosina in lingua sinti.
Sempre di fretta, mi sono scusato in modo molto formale e la signora è balzata in piedi porgendomi la mano dicendomi: “Marco come stanno i tuoi figli?”.
Era Irina, ci eravamo incontrati anni prima ma non l’avevo subito riconosciuta. La mia fretta ha lasciato il posto alla vita, ai ricordi…
Mi ricordo ancora come ci siamo conosciuti io e Irina.
Era una domenica di fine settembre e con la mia “truppa” – in Casa Famiglia siamo 14 tra figli naturali e accolti – stavamo andando ad allestire il nostro banchetto nella piazza adiacente la chiesa per l’evento di piazza di Un Pasto al Giorno. Vidi da lontano una signora che stava seduta sul sagrato. Mi diressi verso di lei per chiederle gentilmente di spostarsi. Notai da subito la sua curiosità e infatti mi chiese come mai avevamo tutti la stessa maglia, se eravamo di un qualche gruppo particolare e cosa stavamo facendo. Non mi aspettavo questo interessamento e spiazzato le spiegai l’iniziativa Un Pasto al Giorno della Comunità Papa Giovanni XXIII, un evento di sensibilizzazione e raccolta fondi per dare da mangiare a chi soffre la fame, in Italia e nel Mondo.
Rimasi ancora più spiazzato quando ricevetti da lei i complimenti per quello che stavamo facendo.
Non dovetti dirle di spostarsi, lo fece di sua iniziativa. E fece molto di più: ci disse che quel giorno lei non avrebbe chiesto del denaro a chi usciva dalla chiesa anzi, si sarebbe fermata con noi per aiutare “i poveri più poveri di lei”.
Iniziammo così, nel corso di quella lunga giornata, a raccontarci delle nostre famiglie: Igor e Semmy, i suoi figli, molto vivaci ma tanto buoni, generosi, intelligenti, e con tanti progetti per il loro futuro! Le raccontai le storie dei miei figli, spiegandole perché erano così tanti e che cosa vuol dire essere una Casa Famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII che accoglie chi è solo e non ha nessuno che lo ami.
Quel giorno Irina si unì a noi della Comunità per stare al fianco degli ultimi.
Quel giorno non abbiamo solo trascorso del tempo insieme per fare del bene ma abbiamo deciso di unire le forze per farlo. Ripenso spesso a quella domenica… Ho ricevuto una grande lezione che mi ricorda la storia di Gesù e la vedova che aveva donato i due spiccioli.
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere. (Marco 12, 41-44)
Irina quel giorno non chiese l’elemosina, perché penso a chi soffriva di fame più di lei.
La sua generosità mi commosse e mi fece capire quanto sia prezioso il tempo che dedichiamo all’umanità.
Quante volte ho pensato all’evento di piazza come uno tra i tanti impegni che mi portano via tempo, ma quel giorno capii che non siamo soli in questa missione e che tutte le persone che incontriamo, anche quelle più sfuggenti, sono necessarie per cambiare davvero le cose.
Ogni volta che riapro il cassetto e vedo la mia maglietta blu, quella che i volontari di Un Pasto al Giorno indossano, ripenso a tutte queste belle occasioni che mi vengono date per cercare di rendere possibile il necessario, proprio come ci raccomandava sempre don Oreste Benzi”.
Tratta dal sito della Comunità Giovanni XXIII
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