Vicka di Medjugorje: vi dico la preghiera che la Madonna ci ha chiesto di recitare
Janko: Vicka, tutte le volte che si parla dei fatti di Medjugorje, ci si chiede: questi ragazzi, i veggenti, che cosa hanno fatto insieme alla Madonna? Oppure: Che cosa stanno facendo adesso? Generalmente si risponde che i ragazzi hanno pregato, cantato e che hanno domandato qualche cosa alla Madonna; forse anche troppe cose. Alla domanda: che preghiere hanno recitato? Di solito si risponde che avete recitato sette Padre nostro, Ave Maria e Gloria al Padre; poi, più tardi, anche il Credo.
Vicka:Va bene. Ma cosa c’è di strano in questo?
Janko:Ci sono, almeno secondo alcuni, delle cose non chiare. Vorrei proprio che si chiarisse, per quanto è possibile, quello che non è chiaro.
Vicka:Va bene. Comincia a farmi delle domande e io risponderò quello che so.
Janko:Come prima cosa vorrei chiederti: quando avete incominciato a recitare davanti alla Madonna, e insieme alla Madonna, i sette Padre nostro?
Vicka:Me l’hai chiesto anche in passato. In sostanza ti rispondo così: nessuno saprà mai con esattezza quando abbiamo incominciato.
Janko:Qualcuno ha affermato da qualche parte, e lo ha anche scritto, che voi li avete recitati, anzi, che la Madonna stessa ve li ha raccomandati, subito il primo giorno che vi ha parlato, cioè il 25 giugno.
Vicka:Di sicuro non allora. Quello è stato il primo vero nostro incontro con la Madonna. Noi, per l’emozione e la paura, non sapevamo neppure dove avevamo la testa. Altro che pensare alle preghiere!
Janko:Comunque avete detto qualche preghiera?
Vicka:Certo che abbiamo pregato. Recitavamo il Padre nostro, l’Ave Maria e il Gloria al Padre. Altre preghiere neppure le sapevamo. Ma quante volte abbiamo ripetuto queste preghiere, nessuno lo sa.
Janko:E forse non si saprà mai?
Vicka:Certamente no; nessuno lo saprà mai, tranne la Madonna.
Janko:Va bene, Vicka. Spesso si è cercato di indovinare chi vi ha detto per primo di pregare proprio così. In genere si dice che è stata la nonna di Mirjana, che è stata lei a suggerirvi di pregare così.
Vicka:Può darsi, però non è del tutto sicuro. Noi abbiamo domandato alle nostre donne come si poteva pregare quando veniva la Madonna. Quasi tutte ci hanno risposto che sarebbe stato bene recitare sette Padre nostro. Qualcuna suggeriva il Rosario della Madonna, ma in mezzo alla confusione che c’era a Podbrdo non ci saremmo riusciti. Generalmente succedeva così: noi cominciavamo a pregare, la Madonna appariva e allora passavamo al dialogo, alle domande. So con certezza che alcune volte abbiamo recitato tutti i sette Padre nostro prima che la Madonna arrivasse.
Janko:E allora?
Vicka:Allora abbiamo continuato a pregare fino a che la Madonna non appariva. Non era tanto facile. La Madonna ci ha anche messo alla prova. Ci è voluto parecchio tempo prima che si sistemasse tutto.
Janko:Però, Vicka, quasi sempre si sente ripetere che proprio la Madonna vi abbia raccomandato di recitare i sette Padre nostro.
Vicka:È certo che ce lo ha detto, però più tardi.
Janko:Quando più tardi?
Vicka:Non lo ricordo con esattezza. Forse dopo 5-6 giorni, può darsi anche di più, non saprei. Ma è proprio così importante?
Janko:Li ha raccomandati solo a voi veggenti oppure a tutti?
Vicka:Anche al popolo. Anzi, più al popolo che a noi.
Janko: La Madonna, ha detto perché e per quale intenzione recitarli?
Vicka:Sì, sì. Soprattutto per i malati e per la pace nel mondo. Non è che precisasse con esattezza le singole intenzioni.
Janko:E così avete continuato?
Vicka:Sì. Abbiamo incominciato a recitare regolarmente i sette Padre nostro quando siamo andati in chiesa.
Janko:Quando avete iniziato ad andarci?
Vicka:Non lo ricordo con esattezza, ma mi sembra dopo una decina di giorni dalla prima apparizione. Ci siamo incontrati con la Madonna a Podbrdo; poi siamo andati in chiesa e abbiamo recitato i sette Padre nostro.
Janko: Vicka, lo hai ricordato molto bene. Ascoltando un nastro registrato, ho controllato quando per la prima volta avete recitato con il popolo i sette Padre nostro in chiesa, dopo la santa messa; questo è accaduto il 2 luglio 1981. Però non pregavate così tutti i giorni; infatti sul nastro del 10 luglio è registrato chiaramente come il sacerdote, alla fine della messa, ha avvisato il popolo che voi veggenti non c’eravate e che non sareste neppure arrivati. Penso che voi quel giorno, per il motivo che sai bene, siate rimasti nascosti in canonica.
Vicka: Lo ricordo. Quella volta abbiamo avuto l’apparizione nella casa del parroco.
Janko: Va bene così. Adesso ritorniamo un po’ indietro.
Vicka: D’accordo, se c’è bisogno. Io adesso ho il dovere di ascoltare di domandare.
Janko: Ora bisognerebbe chiarire una cosa che non è tanto semplice.
Vicka: Perché ti preoccupi? Non si può chiarire tutto. Mica siamo in un tribunale da dover chiarire proprio tutto.
Janko: Comunque almeno proviamoci. Vi si accusa di aver dato differenti risposte riguardo ai sette Padre nostro.
Vicka: Quali risposte?
Janko: Non so. Si dice che, alla stessa domanda (chi vi ha suggerito quella preghiera), uno di voi ha detto che è stata una nonna a suggerirvi i sette Padre nostro; un altro invece ha detto che questa è una vecchia usanza dalle vostre parti; un terzo ha detto che è stata la Madonna a raccomandarvi di pregare così.
Vicka: Va bene, ma in che cosa consiste il problema?
Janko: Quale delle tre risposte è quella vera?
Vicka: Ma sono vere tutte e tre!
Janko: Come è possibile?
Vicka: È molto semplice. Sì, è vero che le donne – anzi, proprio una nonna – ci hanno suggerito di recitare i sette Padre nostro. È altrettanto vero che dalle nostre parti, particolarmente d’inverno, si recitano i sette Padre nostro in comune. È anche vero che la Madonna ha raccomandato questa preghiera, sia a noi sia al popolo. Solo che la Madonna ci ha aggiunto anche il Credo. Cosa può esserci di non vero o strano in questo? Io credo che la mia nonna, anche prima delle apparizioni, recitava i sette Padre nostro.
Janko: Però avete risposto, in tre, tre cose diverse!
Vicka: È molto semplice: ognuno ha detto quella verità che conosceva, anche se nessuno ha detto la verità completa. Questo me l’ha spiegato molto bene un sacerdote di Vinkovci; da allora mi è tutto chiaro.
Janko: Va bene, Vicka; credo che sia così. Neanche io qui vedo un problema. Questa è una nostra antica preghiera; anche nella mia famiglia si pregava così. È una preghiera normale, collegata inoltre al numero biblico sette [indice di pienezza, di perfezione].
Vicka: Io non so niente di questo significato biblico. So solamente che questa è una nostra preghiera che la Madonna ha accettato ed ha anche raccomandato.
Janko: D’accordo, basta con questo. A me interessa ancora un’altra cosa.
Vicka: Lo so che con te non è mai facile arrivare alla fine. Vediamo che cosa vuoi ancora.
Janko: Cercherò di essere breve. Sia a me sia agli altri, interessa sapere perché all’inizio non venivate a partecipare all’intera messa serale.
Vicka: Che cosa c’è di strano? Nessuno ci ha invitato a farlo e poi proprio in quell’ora appariva la Madonna, su a Podbrdo e più tardi giù in paese. Noi andavamo alla messa la domenica; negli altri giorni, quando avevamo tempo.
Janko: Vicka, la messa è qualcosa di santo, di celestiale; è il fatto più grandioso che possa avvenire nell’intero universo.
Vicka: Lo so anch’io. L’ho sentito cento volte in chiesa. Però, vedi, noi non ci comportiamo coerentemente. Anche la Madonna ci ha parlato di questo. Ricordo che una volta, ad una di noi, ha detto che è meglio non andare alla S. Messa piuttosto che non ascoltarla degnamente.
Janko: Non vi invitava mai, la Madonna, alla messa?
Vicka: All’inizio no. Se ci avesse invitati, ci saremmo andati. Più tardi sì. Qualche volta ci ha detto anche di sbrigarci per non fare tardi alla S. Messa. La Madonna sa quello che fa.
Janko: Da quando andate regolarmente alla messa vespertina?
Vicka: Da quando la Madonna ci appare in chiesa.
Janko: Da quando è?
Vicka: Circa dalla metà del mese di gennaio del 1982. Mi sembra così.
Janko: Hai ragione: è stato proprio così